Era una notte d’inverno a Milano, e il vento gelido tagliava il viso di Elena mentre correva lungo il marciapiede, il cuore in gola. Aveva appena ricevuto una chiamata dall’ospedale: sua nonna, ricoverata da due giorni per una polmonite, aveva avuto un peggioramento improvviso. Elena doveva arrivarci il prima possibile, ma l’ultimo autobus era già passato e, nelle strade deserte del quartiere periferico, non si vedeva un taxi neanche a pagarlo oro. Le mani le tremavano mentre cercava disperatamente un’alternativa, finché non ricordò il numero di Radio Taxi 24, che un amico le aveva consigliato mesi prima.
Con uno sguardo all’orologio, compose il numero e, con sua enorme sorpresa, dopo appena tre squilli una voce rassicurante le rispose. “Pronto, come posso aiutarla?” L’operatore, calmo e professionale, le chiese l’indirizzo e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in massimo dieci minuti. Elena sapeva che ogni secondo contava, e quei dieci minuti le parvero un’eternità. Ma quando il taxi giallo-nero svoltò all’angolo, puntuale come promesso, sentì un primo barlume di speranza.
Il tassista, un uomo sulla cinquantina con gli occhi gentili, capì subito l’urgenza della situazione. “Salga, la porto io all’ospedale. Non si preoccupi, faremo in tempo.” Senza perdere un istante, percorse le vie della città con abilità, evitando i semafori rossi grazie alla sua conoscenza perfetta delle strade secondarie. Elena, aggrappata al sedile, lo osservava ammirata mentre parlava alla centrale per avvisare dell’arrivo imminente. “Ci siamo quasi, signorina,” le disse, dandole un lieve sorriso nello specchietto.
Quando il taxi si fermò davanti al pronto soccorso, Elena saltò fuori prima ancora che l’auto fosse completamente ferma. “Grazie, grazie mille!” urlò, correndo verso l’ingresso. Due ore dopo, mentre sua nonna era stabile e fuori pericolo, ripensò a quella corsa folle. Senza quel taxi, sarebbe arrivata troppo tardi. Decise di conservare il numero nella rubrica e di raccontare a tutti l’efficienza di quel servizio. Quella notte, Radio Taxi 24 non le aveva solo portato in ospedale: le aveva salvato la nonna.