Il profumo di basilico e ragù che emanava dalla trattoria sotto casa era un conforto, ma non riusciva a scalfire l’ansia che le attanagliava lo stomaco. Lucia, con la ventiquattrenza appena compiuta, si era appena lasciata con Marco, il suo fidanzato da quattro anni, proprio quella sera. Aveva detto a Marco, tra le lacrime, che non ce la faceva più a sentirsi soffocare in una relazione che le sembrava una gabbia dorata. Lui aveva reagito malissimo, accusandola di voler distruggere il loro futuro. Ora, mentre cercava di ricomporsi, si ricordò dell’importantissimo colloquio di lavoro in programma alle nove del mattino a Milano. Un colloquio per un posto da graphic designer in uno studio che sognava da sempre. Il problema? Viveva a Bologna e l’ultimo treno era partito un’ora prima.
Tra singhiozzi e controlli spasmodici dell’orologio, Lucia aveva provato a contattare amici e parenti. Niente. Era troppo tardi, tutti dormivano e l’idea di chiedere aiuto a qualcuno a quell’ora la metteva a disagio. Poi, in un angolo della mente, le balenò un’idea: Radio Taxi 24. Lo aveva visto pubblicizzato anni prima, promettevano un servizio efficiente e attivo giorno e notte. Con le dita tremanti digitò il numero sul telefono, dubbiosa, aspettandosi una segreteria o, nella migliore delle ipotesi, un operatore frettoloso. Invece, la voce alla linea era calma e professionale. Spiegò la sua situazione, la disperazione che la stava divorando, l’importanza del colloquio.
L’operatore, senza farla sentire in colpa o giudicare la sua improvvisa necessità, le aveva subito confermato la disponibilità di un taxi. “Massima serietà, signorina. Un nostro autista sarà da lei in quindici minuti. Sappiamo quanto è importante essere puntuali, soprattutto per un colloquio di lavoro.” Lucia respirò. Quindici minuti, un tempo prezioso. Mentre aspettava, si sforzò di rimettersi in forze, ripensando al portfolio che aveva preparato con tanta cura e agli schizzi che le riempivano la testa. Quel posto a Milano era la sua opportunità di riscattarsi, di dimostrare a se stessa di poter farcela da sola.
Puntuale, come promesso, un taxi si fermò davanti al portone. L’autista, un uomo robusto con un sorriso rassicurante, l’aiutò a caricare la valigia e, con una guida attenta e sicura, la portò verso la stazione di Bologna, per poi immetterla in autostrada. Parlarono poco durante il viaggio, Lucia era troppo presa dai suoi pensieri. L’autista però si assicurò che avesse tutto il necessario: acqua, un caricabatterie per il telefono e persino una barretta energetica. La prudenza e la professionalità di quell’uomo, unite alla velocità del servizio, le diedero la forza di affrontare le ore successive con più serenità.
Arrivò a Milano con un’ora d’anticipo rispetto all’inizio del colloquio, sufficiente per prendere un caffè e ripassare mentalmente le risposte alle possibili domande. Il colloquio andò alla grande. Lucia si sentì sicura, preparata e finalmente padrona del suo destino. Ricevette la chiamata di conferma del lavoro una settimana dopo. Ogni volta che pensava a quel momento cruciale, al suo viaggio notturno da Bologna a Milano, rivedeva il sorriso dell’autista di Radio Taxi 24. A volte, pensò, la vita ti mette di fronte a delle difficoltà enormi, ma basta una chiamata, un servizio efficiente e qualcuno che ti tenda una mano per poter ripartire.










