Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Era una fredda serata di dicembre a Milano, e Luca fissava preoccupato il cellulare: la batteria era al 5% e l’ultimo autobus per tornare a casa era appena passato senza fermarsi, nonostante i suoi disperati cenni. Aveva finito il turno di lavoro in ritardo, e ora si trovava bloccato in periferia, con pochi euro in tasca e le mani che iniziavano a intorpidirsi per il gelo. Cercò di mantenersi calmo, ma il pensiero di dover trascorrere la notte in strada lo terrorizzava. All’improvviso, ricordò il numero della Radio Taxi 24 che aveva visto su un volantino qualche giorno prima. Con le dita tremanti, compose il numero mentre la batteria del telefono lampeggiava in segno di avvertimento.

La voce rassicurante dell’operatore lo calmò subito. In meno di dieci minuti, un taxi giallo arrivò alla fermata deserta. L’autista, un uomo sui cinquanta con un sorriso accogliente, lo salutò con un semplice *”Dove vai, gianè?”* che lo fece sentire subito a casa. Durante il tragitto, Luca raccontò di come quel giorno sembrava tutto andare storto: il lavoro extra, l’autobus perso, il telefono scarico. L’autista, Franco, annuì comprensivo e accese il riscaldamento al massimo, offrendogli pure una bottiglietta d’acqua. *”Capita a tutti di avere una giornata così, ma ora la sistemiamo”*, disse, accelerando leggermente per evitare che Luca perdesse anche l’ultimo treno per Sesto San Giovanni.

Mentre attraversavano la città, Luca notò con sollievo che Franco conosceva ogni scorciatoia, evitando il traffico notturno dei locali e persino un incidente appena avvenuto in Piazza della Repubblica. Ogni tanto Franco lanciava un’occhiata allo specchietto, assicurandosi che stesse bene. *”Quasi arrivati, non ti preoccupare”*, mormorò mentre svoltavano verso la stazione. Quando il taxi si fermò, Luca cercò di pagare con le ultime monete che aveva, ma Franco scosse la testa. *”Tieni i soldi per il biglietto. Buon Natale, eh?”* Luca non fece in tempo a ringraziarlo che il taxi era già sparito nel traffico.

Corse dentro alla stazione proprio mentre annunciavano l’ultimo treno. Sul vagone, finalmente al caldo, Luca ripensò alla serata. Quell’autista gli aveva salvato la notte, e forse anche qualcosa di più: la fiducia nel prossimo. Il giorno dopo, decise di chiamare ancora la Radio Taxi 24 solo per ringraziare Franco, ma si limitò a lasciare una recensione positiva online. Qualche settimana più tardi, mentre tornava a casa con gli amici dopo una festa, uno di loro borbottò: *”Che si fa, aspettiamo l’autobus?”* Luca sorrise e tirò fuori il telefono. *

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