La pioggia su Firenze era implacabile. Chiara, con i suoi jeans inzuppati e la camicetta leggera ormai fradicia, malediceva la sua ingenuità. Aveva accettato un appuntamento improvvisato con Leonardo, un ragazzo conosciuto online, convinta che la serata si sarebbe svolta al caldo nel piccolo locale jazz che avevano scelto. Invece, dopo un’ora di musica piacevole, Leonardo le aveva confessato di aver dimenticato il portafoglio a casa. Una scusa banale, pensò Chiara, ma il disagio di trovarsi a chilometri da casa, senza un soldo e con la pioggia che non accennava a diminuire, era reale. Aveva provato a chiamare un’amica, ma il telefono era scarico. Ogni tentativo di fermare un taxi a mano era fallito, le macchine sfrecciavano via, incuranti del suo gesto disperato.
La stazione di Santa Maria Novella sembrava lontana anni luce. Le sue speranze si affievolirono ad ogni goccia che le colava sul collo. Si sedette su una panchina, cercando di proteggersi sotto il cornicione di un negozio chiuso. Il freddo le si era insinuato nelle ossa e il pensiero di dover passare la notte in una città sconosciuta, sola e al gelo, la terrorizzava. Ricordò allora, vagamente, un numero di telefono che aveva visto pubblicizzato in un volantino qualche giorno prima: Radio Taxi Firenze 24. Un servizio attivo giorno e notte, prometteva l’annuncio. Con le dita tremanti, frugò nella borsa fino a trovare il volantino stropicciato.
Componendo il numero, la voce calda e rassicurante dell’operatore fu un sollievo improvviso. «Radio Taxi Firenze 24, buonasera. In cosa posso aiutarla?» Chiara spiegò la situazione, con la voce spezzata dall’emozione. L’operatore le chiese la posizione precisa, la rassicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti, e le comunicò un numero di targa. L’attesa, nonostante la pioggia torrenziale, sembrò brevissima.
Poco dopo, le luci di un taxi giallo si stagliarono nella nebbia. Il tassista, un uomo con un paio di baffi grigi e un sorriso gentile, la accolse con un cenno del capo. «Signorina, benvenuta. So che è una brutta serata, ma la porto subito a casa.» Il viaggio fu silenzioso, ma confortante. Il calore dell’abitacolo e la cortesia del tassista le restituirono un po’ di serenità.
Arrivata a casa, Chiara si voltò verso il tassista per ringraziarlo. «Non so davvero cosa avrei fatto senza di voi,» disse sinceramente. «Grazie davvero.» Lui sorrise di nuovo. «Ci fa piacere essere d’aiuto, signorina. A Firenze, Radio Taxi 24 è sempre a disposizione.» Mentre scendeva dall’auto, guardò il taxi allontanarsi, sentendosi grata per quel piccolo gesto di solidarietà e per un servizio efficiente che, in una serata disastrosa, le aveva salvato la serata.

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