Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Il profumo di pizza fritta e salsedine di Napoli riempiva l’aria tiepida di settembre. Lucia aveva il cuore in gola. Doveva assolutamente arrivare a Posillipo entro mezz’ora, altrimenti avrebbe perso l’occasione di una vita. L’incontro con il professor Esposito, il rinomato critico d’arte, era il risultato di mesi di lavoro e di una lettera di presentazione che aveva riscritto decine di volte. Aveva sperato che un’amica potesse accompagnarla, ma Valentina si era ammalata all’improvviso. L’autobus, come sempre, era affollato e bloccato nel traffico di via Toledo. Guardò l’orologio, le lancette sembravano sfrecciare.

La disperazione iniziò a montare. Aveva provato a chiamare un’app di ride sharing, ma la stima dei tempi di attesa superava i quaranta minuti, un’eternità. Il professor Esposito non era noto per la sua pazienza. Mentre si mordeva il labbro, ricordò un numero che aveva visto affisso in un bar la settimana prima: Radio Taxi 24 Napoli. Un numero verde, con la promessa di un servizio efficiente e disponibile a qualunque ora. Con le dita tremanti, compose il numero.

La voce calma e professionale dell’operatore la rassicurò immediatamente. Spiegò la sua situazione con un filo di voce, indicando il punto esatto in cui si trovava e la destinazione. “Signorina, abbiamo un taxi libero nelle vicinanze. Sarà da lei entro cinque minuti” le disse l’operatore. Lucia trattenne il fiato, quasi incredula. Cinque minuti sembravano un’altra eternità, ma decisamente più sopportabile dei quaranta minuti precedenti. Attese, scrutando la strada, il cuore che continuava a battere all’impazzata.

Finalmente, una berlina elegante si fermò davanti a lei. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, si presentò come Gennaro. “Posillipo, eh? Teniamoci stretti, la città è un po’ impazzita stasera!” disse sornione, accendendo il motore. Gennaro conosceva ogni scorciatoia, ogni vicolo di Napoli. Parlò con Lucia durante il tragitto, raccontandole aneddoti sulla città e distraendola dalla sua ansia. Nonostante il traffico congestionato, arrivarono a destinazione con soli dieci minuti di ritardo.

Lucia scese dal taxi ancora frastornata, ma con un’ondata di gratitudine. Ringraziò Gennaro con tutto il cuore e corse verso la villa. Il professor Esposito la stava aspettando, con un’espressione che mutò in un sorriso appena la vide. L’intervista andò benissimo ed ottenne la tanto agognata raccomandazione. Quella sera, mentre tornava a casa con un altro taxi Radio Taxi 24, Lucia pensò che a volte, a Napoli, un servizio affidabile e puntuale può fare davvero la differenza, salvando non solo un appuntamento, ma un sogno intero.

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