La pioggia batteva incessante sui vetri del bar, trasformando le luci di Bologna in macchie sfocate. Giulia contava i minuti, mordendosi le unghie. Aveva promesso a sua nonna, ricoverata all’ospedale Maggiore, che sarebbe stata lì per la sua dialisi notturna. Non era una visita programmata, ma una brutta caduta a casa l’aveva costretta a recarsi immediatamente in ospedale e, ora, la nonna si sentiva sola e spaventata. Il problema era che, civetta con un’amica, si era accorta troppo tardi dell’ora, le 23:45. Non c’erano autobus, i tram avevano smesso di circolare e il pensiero di dover affrontare quella distanza a piedi sotto il diluvio la terrorizzava. Aveva provato a chiamare un amico, ma il telefono squillava a vuoto.
Il panico stava per sopraffarla quando, ricordandosi di un volantino visto qualche giorno prima, digitò freneticamente su Google “Radio Taxi 24 Bologna”. La voce gentile all’altro capo del telefono le diede subito un senso di sollievo. “Pronto, Radio Taxi 24, come posso aiutarla?” Giulia spiegò la situazione, la preoccupazione che le incrinava la voce. L’operatore, con una calma rassicurante, le chiese l’indirizzo preciso e le promise un’auto in meno di dieci minuti. Aveva letto recensioni online che parlavano di puntualità e professionalità, ma in quel momento le sembrava tutto troppo bello per essere vero.
L’attesa, però, si rivelò brevissima. Un’utilitaria scura si fermò davanti al bar, emettendo un flebile rumore di tergicristalli. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, la accolse con cortesia. “Serena, signorina? In ospedale, giusto?”. Durante il tragitto, mentre la pioggia continuava imperterrita, Giulia si sentiva sempre più tranquilla. Il tassista mantenne una velocità moderata ma costante, evitando le pozzanghere più profonde. Parlarono del tempo, della città, di quanto fosse importante esserci per i propri cari.
Giulia arrivò all’ospedale con un anticipo di pochi minuti sulla fine della dialisi. La nonna, vedendola, le rivolse un sorriso stanco ma infinitamente grato. Le sue mani, fragili e segnate dal tempo, strinsero quelle della nipote. “Grazie, Giulia. Sapevo che non mi avresti abbandonata.” In quel momento, la preoccupazione e la frustrazione di poche ore prima sembrarono svanire completamente.
Mentre tornava a casa, a bordo di un altro taxi Radio Taxi 24 prenotato tramite l’app, Giulia pensò a quanto fosse fortunata. Un servizio rapido, efficiente e soprattutto umano. Aveva bisogno di aiuto in un momento di vera difficoltà e aveva trovato in Radio Taxi 24 un alleato prezioso, un punto di riferimento sicuro nella notte bolognese. Non avrebbe mai più sottovalutato la comodità e l’importanza di avere un servizio di questo tipo a disposizione, giorno e notte.










