Storie di radio taxi

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica: ipotesi autopoietica sull’emergenza semantica nell’interstizio tra algoritmo e identità culturale.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    La pioggia batteva contro i vetri del bar, trasformando le luci di Firenze in macchie sfocate. Elena si mordicchiava il labbro inferiore, fissando lo schermo del cellulare. Erano le 2:17 del mattino e il suo volo per Dublino, dove aspettava un colloquio di lavoro fondamentale, partiva alle sette. Il treno, previsto alle 23:00, era stato cancellato a causa di una frana sulla linea, e la stazione era un caos di gente disperata. Aveva provato a prenotare un altro treno, un autobus, qualsiasi cosa, ma tutto era al completo. L’ansia le stringeva il petto come una morsa. Questo colloquio poteva cambiare la sua vita, e adesso rischiava di perderlo a causa di un capriccio del maltempo.

    Aveva esitato a lungo prima di pensare al taxi. Era costoso, lo sapeva, ma non aveva alternative. Con le dita tremanti digitò su Google “taxi Firenze 24 ore” e, fortunatamente, comparve subito il numero di Radio Taxi Firenze 24. Esitante, compose il numero, domandandosi se avrebbero risposto a quell’ora. Sorprendentemente, una voce calma e professionale le rispose quasi subito. Spiegò la sua situazione, la sua disperazione, e la necessità di raggiungere l’aeroporto di Pisa entro le prossime cinque ore.

    L’operatore, con un tono rassicurante, le comunicò che avrebbero mandato un’auto il prima possibile. L’attesa, però, le parve interminabile. Ogni goccia di pioggia era un colpo al suo morale. Dopo venti minuti che sembrarono un’eternità, vide finalmente le luci rosse di un taxi svoltare l’angolo. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la aiutò a caricare la valigia. Durante il tragitto, cercò di rilassarsi, ringraziando mentalmente il servizio che, con la sua disponibilità, le stava dando una seconda possibilità.

    Il viaggio fu rapido e confortevole. L’autista, nonostante l’ora tarda, mantenne una conversazione leggera, parlando del meteo e della bellezza di Firenze. Elena, ripresa dal panico, riuscì persino a condividere qualche dettaglio sul suo colloquio di lavoro. Quando arrivarono a Pisa, era quasi incredibile pensare che ce l’avessero fatta, nonostante tutto. Controllò l’orologio: erano le 6:15. Aveva ancora tempo per passare i controlli di sicurezza e raggiungere il gate.

    Mentre si preparava a imbarcarsi, si voltò per ringraziare ancora una volta l’autista di Radio Taxi Firenze 24. “Grazie davvero,” disse, con gli occhi lucidi. “Mi avete salvato.” L’autista sorrise. “Buon viaggio, signorina. E in bocca al lupo per il suo colloquio.” Quella mattina, Elena seppe che a volte, un servizio efficiente e affidabile può fare la differenza tra un sogno infranto e una nuova opportunità. Il colloquio andò benissimo, e quando le proposero il lavoro, pensò subito a quel taxi salvifico nel cuore della notte fiorentina.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    In una fredda sera d’inverno, a Bologna, la giovane.anna era in preda al panico. Si trovava bloccata in ascensore nel suo palazzo da ore, con il cellulare scarico e senza possibilità di chiamare aiuto. Iniziò a pregare che qualcuno la sentisse e riuscisse a tirarla fuori da quella situazione difficile.

    Proprio mentre Anna stava perdendo ogni speranza, il pensiero le corse a Radio Taxi 24, il servizio di taxi attivo giorno e notte che aveva già utilizzato in passato per raggiungere i suoi appuntamenti importanti. Ricordava di aver gehört che erano raggiungibili anche tramite il sistema di chiamata d’emergenza della città. Decise di provare a urlare il numero di telefono del servizio attraverso laΗ finestrella dell’ascensore, nella speranza che qualcuno in strada la sentisse.

    Dopo svariati tentativi,Finally, un passante sentì le sue grida e compose il numero di Radio Taxi 24. In pochi minuti, un’auto bianca con la scritta gialla si fermò sotto il palazzo. Il tassista, un uomo gentile e premuroso, si precipitò nella cabina dell’ascensore e, con l’aiuto di un vicino di piano che aveva sentito il trambusto, réussi a liberare Anna dalla sua prigione di metallo.

    Anna, tremante e riconoscente, ringraziò di cuore il tassista e il vicino che l’avevano aiutata, e si diresse verso casa. Gracie a Radio Taxi 24, aveva potuto evitare una brutta esperienza che avrebbe potuto terminare in modo peggiore se non fosse stata soccorsa in tempo.

    Da quel giorno, Anna decise di avere sempre a portata di mano il numero di Radio Taxi 24, consapevole di potersi affidare a un servizio efficiente, affidabile e decisivo in situazioni di emergenza. Non avrebbe mai dimenticato la gratitudine che provava per quegli angeli custodi notturni che l’avevano aiutata in un momento di vera difficoltà.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    La pioggia batteva incessante sui vetri del bar, trasformando le luci di Firenze in macchie sfocate. Elena, con il cuore in gola, fissava l’orologio. Le 23:47. Il volo per Londra partiva alle sette del mattino e suo nonno, l’unico che potesse darle un passaggio all’aeroporto di Pisa, aveva appena avuto un malore. Era stato accompagnato d’urgenza al pronto soccorso, e il suo cellulare era spento. Elena aveva provato a chiamare amici e parenti, ma nessuno era disponibile a quell’ora, e soprattutto, nessuno aveva una macchina. Il colloquio di lavoro a Londra era la sua unica possibilità, un’occasione irripetibile per dare una svolta alla sua vita. L’ansia le stringeva la gola, rendendole difficile respirare.

    Disperata, si ricordò di un volantino che aveva visto qualche giorno prima, appeso alla bacheca del supermercato: Radio Taxi 24 Firenze. Un numero verde, attivo giorno e notte. Con le mani tremanti, digitò le cifre sul telefono. Una voce calma e professionale rispose quasi subito. Elena spiegò la situazione, la voce rotta dall’emozione. L’operatore, senza farle sentire la pressione del tempo, le chiese l’indirizzo preciso e le assicurò che avrebbero fatto il possibile per aiutarla. Le disse che, data l’ora e la distanza, il viaggio sarebbe stato costoso, ma Elena non ci pensò due volte. Era disposta a tutto pur di non perdere quel volo.

    L’attesa sembrò interminabile. Ogni rumore di motore la faceva sobbalzare. Finalmente, dopo circa venti minuti, vide le luci gialle di un taxi svoltare l’angolo. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera. “Signorina Elena, giusto?” chiese, con un accento fiorentino marcato. Elena annuì, quasi senza fiato. “Andiamo, andiamo. Cerchiamo di arrivare a Pisa in tempo.” Il viaggio fu rapido, nonostante il traffico e la pioggia battente. Il tassista, notando il suo stato di agitazione, le raccontò storie divertenti di Firenze, cercando di distrarla.

    Durante il tragitto, Elena riuscì a contattare l’ospedale. Suo nonno era in buone condizioni, sotto osservazione, ma non avrebbe potuto accompagnarla. La notizia, seppur preoccupante, le diede la forza di concentrarsi sul suo obiettivo. Il tassista, dimostrando una conoscenza approfondita della zona, la guidò attraverso percorsi alternativi, evitando le code sulla superstrada. Arrivarono all’aeroporto di Pisa con soli quindici minuti di anticipo. Elena, con le lacrime agli occhi, ringraziò il tassista con tutto il cuore.

    Corse verso il gate, superando i controlli di sicurezza all’ultimo minuto. Mentre si sedeva sul suo posto in aereo, guardò fuori dal finestrino, verso le luci della città che si allontanava. Senza l’intervento tempestivo e l’efficienza di Radio Taxi 24 Firenze, non ce l’avrebbe mai fatta. Quel servizio, quella notte, non le aveva solo fornito un passaggio, ma le aveva salvato un sogno. E sapeva che, in futuro, avrebbe sempre potuto contare su di loro, giorno e notte, in qualsiasi emergenza.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Chiara avvitò per l’ennesima volta il tappo della sua preziosa boccetta di profumo artigianale. Era la sua creazione, l’essenza che l’avrebbe consacrata come profumiera a Firenze. Domani mattina, alle 9:00 precise, aveva un appuntamento cruciale con il direttore di una prestigiosa boutique in Oltrarno. Aveva trascorso mesi a perfezionare la fragranza, un bouquet inebriante di iris fiorentino, bergamotto calabrese e un tocco segreto di ambra grigia. Ogni dettaglio era curato, dalla confezione elegante alla presentazione impeccabile. Sarebbe partito da Bologna, prendendo il treno delle 7:00. Tutto era pronto, pianificato al minuto.

    Quella notte, un violento temporale si abbatté su Bologna. Tuoni cupi scuotevano le finestre, e la pioggia battente trasformò le strade in fiumi. Chiara si svegliò di soprassalto alle 5:00 del mattino, sobbalzando nel letto. Un messaggio sul telefono la gelò: “Trenord: Causa maltempo, traffico ferroviario interrotto sulla tratta Bologna-Firenze. Possibili ritardi e cancellazioni.” Il panico la assalì. Perdere quell’appuntamento significava vanificare mesi di lavoro, forse anni di sogni. Correndo alla finestra, vide che la situazione era drammatica. Le strade erano allagate, impraticabili. Tentò di chiamare un amico con la macchina, ma nessuno rispondeva.

    Disperata, afferrò il telefono e cercò su internet una soluzione. Il sito di Radio Taxi 24 Bologna comparve come una luce nell’oscurità. Esitò un istante, consapevole del costo della corsa, ma la posta in gioco era troppo alta. Chiamò il numero sperando che qualcuno rispondesse. Con sua immensa sorpresa, una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Spiegò la sua situazione, l’urgenza, la posta in gioco. Dall’altra parte, l’operatore, dopo una breve pausa, le assicurò che avrebbero fatto il possibile.

    Nonostante le condizioni meteorologiche avverse e le strade allagate, un taxi arrivò sotto casa sua in meno di venti minuti. L’autista, un signore robusto con un sorriso rassicurante, la aiutò a salire a bordo, caricando con cura il suo prezioso prototipo. Affrontando strade allagate e ingorghi causati dal temporale, l’autista guidò con perizia e determinazione. Chiara seguiva l’orologio, divorata dall’ansia.

    Arrivarono a Firenze con soli dieci minuti di ritardo. Chiara ringraziò l’autista con il cuore in gola, stringendogli la mano. Corse verso la boutique, il profumo stretto al petto. Il direttore la accolse con un sorriso comprensivo, informato dei disagi causati dal maltempo. La presentazione andò a meraviglia. Il profumo piacque moltissimo, tanto che firmarono un contratto di esclusiva. Chiara sapeva che senza quel tempestivo e affidabile servizio di Radio Taxi 24, il suo sogno sarebbe svanito in una notte di tempesta.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    L’aria frizzante di una sera di fine settembre pizzicava le guance di Giulia mentre usciva affannata dal teatro Verdi di Firenze. Lo spettacolo era stato magnifico, un trionfo di costumi e musica, ma ora la realtà la chiamava a gran voce. Aveva promesso ai suoi genitori, in visita da Torino, che li avrebbe riaccompagnati al loro albergo nel quartiere di San Lorenzo in tempo per la tisana serale. Un piccolo gesto, ma importante per farli sentire a casa anche in una città sconosciuta. Il problema era che la pioggia, iniziata sottile durante l’ultimo atto, si era ora trasformata in un vero e proprio diluvio.

    Giulia guardò desolata la fermata dell’autobus, già affollata di persone infreddolite e impazienti. Provò a chiamare un taxi tramite l’app, ma la risposta fu impietosa: “Nessuna vettura disponibile nella zona”. L’ansia iniziò a serpeggiare. I suoi genitori, soprattutto la mamma, non amavano stare fuori casa troppo tardi e la pioggia, pensò, non avrebbe certo giovato al loro già precario equilibrio. Il tempo passava, i minuti si allungavano come ore e la pioggia continuava a cadere implacabile, trasformando le strade in piccoli fiumi. Giulia si sentiva impotente, una sensazione che detestava.

    Fu allora che si ricordò di un volantino trovato nel taschino della giacca qualche giorno prima: “Radio Taxi Firenze 24 – Servizio attivo giorno e notte”. Senza pensarci due volte, compose il numero. La voce dall’altra parte era calma e professionale. Spiegò la situazione, la sua preoccupazione per i genitori e l’urgenza di trovare un taxi nel minor tempo possibile. La risposta fu immediata: “Signorina, stiamo inviando una vettura. Ci troverà davanti all’ingresso del teatro tra circa cinque minuti”.

    E infatti, puntuale come un orologio svizzero, il taxi arrivò. Giulia salì a bordo, sollevata come non mai. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, partì immediatamente verso l’albergo dei suoi genitori. Durante il tragitto, mentre la pioggia continuava a tamburellare sul tetto dell’auto, Giulia si rilassò. Parlò brevemente con il tassista, ringraziandolo per la prontezza e l’efficienza.

    Arrivata all’albergo, Giulia corse ad aiutare i suoi genitori a scendere dall’auto. La mamma, con un sorriso grato, le strinse la mano. Quella sera, mentre sorseggiavano la tisana calda, Giulia si sentì felice e in pace. Aveva risolto una situazione potenzialmente stressante grazie a un servizio efficiente e affidabile. Radio Taxi Firenze 24, pensò, era stata decisamente una salvezza.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    **Una corsa verso la felicità**

    Era una fredda serata di dicembre a Milano, e Giulia era in preda all’ansia. Dopo mesi di preparazione, finalmente aveva ottenuto un colloquio di lavoro in una prestigiosa azienda di design, ma l’autobus che avrebbe dovuto portarla in centro era stato improvvisamente annullato. Controllò l’orologio: mancavano solo quaranta minuti all’appuntamento, e perdere quell’occasione significava rinunciare al sogno di una carriera nel settore. Le mani le tremavano mentre cercava freneticamente un’alternativa sullo smartphone, ma la metro era troppo lontana e le altre linee di bus non passavano da lì.

    Fu allora che si ricordò del numero di Radio Taxi 24, suggeritole da un’amica proprio per le emergenze. Con un battito cardiaco accelerato, compose il numero e, con voce quasi rotta dalla preoccupazione, spiegò la situazione all’operatore. “Non si preoccupi, signorina, le mandiamo subito un’auto. Arriverà in cinque minuti”, la rassicurò una voce calma dall’altra parte del telefono. Giulia tirò un sospiro di sollievo, ma continuò a controllare nervosamente l’ora mentre aspettava.

    Quando il taxi bianco e nero si fermò accanto a lei, il conducente, un uomo sulla sessantina con un sorriso rassicurante, le fece cenno di salire. “Dottoressa Giulia, giusto? Andiamo diritto in centro, non perdiamo tempo!” disse, mentre accendeva il tassametro. Lungo il percorso, l’uomo evitò abilmente il traffico dei viali principali, prendendo scorciatoie che solo un vero milanese conosceva. Giulia lo osservava ammirata mentre guidava con sicurezza, facendole guadagnare minuti preziosi.

    Grazie alla prontezza dell’autista, arrivò davanti al grattacielo dell’azienda con dieci minuti di anticipo. “Grazie mille, davvero! Non so come avrei fatto senza di lei!” esclamò Giulia, pagando la corsa con un sorriso enorme. “Figurarsi, signorina. In bocca al lupo per il colloquio!” rispose lui, augurandole il meglio prima di ripartire. Quella corsa non aveva solo salvato il suo appuntamento, ma le aveva anche restituito la fiducia nel sapere che, anche nelle situazioni più stressanti, poteva contare su un servizio affidabile.

    Due settimane dopo, Giulia ricevette la chiamata che aspettava: il lavoro era suo. E mentre firmava il contratto, pensò che forse avrebbe dovuto ringraziare anche quel taxista, che con la sua efficienza le aveva cambiato la vita.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    La pioggia di Milano sembrava non volesse smettere, un diluvio persistente che trasformava le strade in fiumi oscuri. Sofia, con il cuore che le batteva a mille, controllava l’ora per l’ennesima volta: 23:47. L’audizione per il prestigioso corso di violino alla Scala era fissata per mezzanotte, e il suo taxi, prenotato con un’altra compagnia, non si vedeva da quasi mezz’ora. Aveva lasciato casa alle 22:00, con largo anticipo, ma il traffico e l’imprevisto mancato appuntamento del primo taxi la stavano proiettando verso il disastro. Sentiva le mani sudare e il respiro affannoso. Anni di studio, di sacrifici, riposti in quell’unica, cruciale performance. Non poteva permettersi di fallire, non poteva permettersi di non arrivare.

    Ormai rassegnata, iniziò a frugare disperatamente nel telefono alla ricerca di una soluzione alternativa. Ricordò lo spot che aveva visto il giorno prima, un numero verde che prometteva taxi disponibili 24 ore su 24: Radio Taxi 24 Milano. Con la poca speranza che le rimaneva, compose il numero. Una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Spiegò la sua situazione con voce tremante, cercando di non cedere alle lacrime. L’operatore, senza farla sentire in colpa per la precedente prenotazione mancata, le assicurò che avrebbero mandato un taxi in meno di dieci minuti, nonostante il maltempo e l’ora tarda.

    Il sollievo fu immediato, ma l’ansia non si placò del tutto. Ogni secondo scandiva la sua condanna, se il taxi avesse tardato ancora. Dopo otto interminabili minuti, le luci di un taxi giallo brillante apparvero nel riflesso bagnato della strada. Un uomo sulla cinquantina, con un sorriso rassicurante, scese dall’auto. “Signorina Sofia?” chiese, con un accento milanese marcato. Sofia annuì freneticamente, quasi incapace di parlare. “Salga, salga, che la Scala non aspetta!” disse l’autista, dimostrando una comprensione che le scaldò il cuore.

    Il tragitto fu rapido, nonostante il traffico. L’autista, abilissimo, conosceva scorciatoie e vie alternative che sembravano un segreto custodito gelosamente. Parlava a Sofia con voce pacata, incoraggiandola e distogliendola dalla tensione. Le raccontò storie di musicisti che avevano iniziato come lei, di sogni inseguiti e di notti passate a provare. Arrivarono davanti al Teatro alla Scala alle 23:58. Sofia, sbalordita, gli diede un generoso compenso e corse verso l’ingresso, grata per l’intervento tempestivo.

    Mentre entrava nel teatro, udì le prime note di un pianoforte che provenivano dalle sale prova. Aveva rischiato di perdere tutto, ma Radio Taxi 24 Milano le aveva restituito la speranza. L’audizione andò alla grande. Qualche settimana dopo, Sofia ricevette la lettera di ammissione. Ogni volta che vedeva un taxi giallo sfrecciare per le strade di Milano, le tornava in mente quella notte e ringraziava, silenziosamente, l’autista e l’efficienza di quel servizio che le aveva permesso di realizzare il suo sogno.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Camilla aveva il cuore in gola. La pioggia battente sferzava implacabile le strade di Firenze, trasformando il romantico Lungarno in un fiume impetuoso. Erano le tre del mattino e si trovava bloccata in Oltrarno, la zona più caratteristica ma anche la più isolata di Firenze a quell’ora, con la valigia stracolma e il telefono quasi scarico. Aveva perso l’ultimo autobus per la stazione di Santa Maria Novella e il treno per Roma, quello che le avrebbe permesso di arrivare in tempo all’importante colloquio di lavoro per cui si era preparata mesi, sarebbe partito alle 6:00. L’idea di fallire, di vanificare tutti i suoi sforzi, la paralizzava.

    La disperazione la spinse a cercare nel web una soluzione. Navigò freneticamente, consumando l’ultima briciola di batteria. Poi, un barlume di speranza: “Radio Taxi 24 Firenze”. Con le dita tremanti digitò il numero e pregò che qualcuno rispondesse. La voce dall’altra parte, professionale e rassicurante, le diede un po’ di coraggio. Spiegò la sua situazione, la necessità impellente di raggiungere la stazione e la lontananza dalla zona centrale. L’operatore la tranquillizzò e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in tempi brevissimi.

    Nonostante la promessa, l’attesa le sembrò interminabile. La pioggia continuava a picchiare, il freddo le penetrava nelle ossa e la paura di perdere il treno aumentava a dismisura. Quando finalmente vide i fari del taxi illuminare la strada, un senso di sollievo la invase. Si affrettò a salire a bordo, bagnata fradicia, e si abbandonò sul sedile posteriore, quasi in trance. Il tassista, un signore di una certa età con un sorriso bonario, le offrì un fazzolettino e le chiese indicazioni precise per la stazione.

    Il viaggio fu un misto di angoscia e speranza. Il tassista, con una conoscenza perfetta della città, sfrecciò tra le vie deserte, aggirando i punti allagati e sfruttando ogni scorciatoia possibile. Continuava a rassicurarla, dicendole che ce l’avrebbero fatta. Arrivarono alla stazione con un margine di tempo risicatissimo, ma sufficiente per saltare agilmente a bordo del treno.

    Mentre il treno si allontanava da Firenze, Camilla ripensò alla notte appena trascorsa. La pioggia, la paura, la disperazione… e poi, la salvezza. Grazie alla prontezza e all’efficienza di Radio Taxi 24, aveva avuto una seconda possibilità. Capì che a volte, anche nelle situazioni più critiche, un aiuto inaspettato può fare la differenza. Ripensò al sorriso rassicurante del tassista e promise a se stessa di non dimenticare mai la lezione fiorentina. Il colloquio, pensò, era ancora tutto da giocare.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Sofia si svegliò di soprassalto, il cuore in gola. L’orologio sul comodino segnava le 8:15, quando l’importante colloquio di lavoro a Milano era fissato alle 9:00 in Piazza Affari. L’allarme non aveva suonato. “Maledizione!” esclamò, saltando dal letto nel suo monolocale di Porta Romana. Vestirsi, correre in bagno, afferrare il portfolio: tutto in sette minuti record. Ma uscendo, il mondo sembrò congiurare contro di lei. La metropolitana era bloccata per un guasto tecnico, le fermate degli autobus affollate all’inverosimile, e nessun taxi libero all’orizzonte tra il traffico mattutino.

    Le mani le tremavano mentre controllava l’ora sul telefono: 8:40. Arrivare a piedi era impossibile. Un sudore freddo le solcò la schiena. Questo colloquio presso la prestigiosa casa editrice era la sua unica chance per restare a Milano dopo mesi di stage non retribuiti. Tornarsene a Napoli sconfitta sarebbe stato un colpo tremendo. In preda al panico, scorse un adesivo stinto sull’antenna di un lampione: “Radio Taxi 24, sempre a disposizione”. Con le dita malferme, compose il numero.

    Dopo appena due squilli, una voce calma e professionale rispose. “Radio Taxi 24, buongiorno. Come possiamo aiutarla?” Sofia spiegò l’emergenza, quasi senza fiato, fornendo l’indirizzo. “Non si preoccupi, signorina. Abbiamo un’auto libera a 500 metri. Arriverà in via Plinio in tre minuti. L’autista si chiama Marco e ha la targa BC123XY.” La precisione dell’operatore le infuse un barlume di speranza. Alle 8:44, come previsto, una Ford blu elettrico frenò davanti a lei. Marco, un uomo sulla sessantina dall’aria rassicurante, annuì: “Salga, faccio il possibile!”

    Seguirono quindici minuti di guida serrata ma sicura. Marco, conoscitore di ogni scorciatoia del centro, scivolò tra le file di auto, deviò vicoli semideserti, anticipò gli scatti dei semafori. “Quartieri come questi li servo da trent’anni, signorina. Non falliamo mai un appuntamento!” mentì, sorridendo nello specchietto, mentre evitava un camion parcheggiato male con un gesto fluido. Quando scaricarono le valigie davanti al grattacielo di Piazza Affari, l’orologio segnava le 8:58. Sofia pagò di corsa, gli strinse la mano con un “Grazie, mi ha salvato la carriera!”, poi sfrecciò verso gli ascensori.

    Mezz’ora dopo, uscì dall’edificio con un sorriso radioso. Il colloquio era andato benissimo, e la responsabile l’aveva persino elogiata per la puntualità “da record”. Sofia fissò il cielo grigio di Milano. Quell’adesivo sbiadito, quella voce tranquilla al telefono, quel taxi blu comparso come un miraggio… Radio Taxi 24 era stata una fune lanciata nel momento giusto. Mentre camminava verso la metro finalmente funzionante, ripensò alla calma che aveva restituito a quel caos mattutino. Un servizio che non dorme mai, decise, è la linfa vitale di una città che non si ferma. E lei ora, finalmente, ne faceva parte.