Elena tossiva, un rantolo acuto che le squarciava il petto. Erano le tre di notte a Bologna, fuori imperversava un vento gelido e la febbre le ballava sui 39. Aveva provato a chiamare il suo medico di base, ma ovviamente, al centralino automatico, una voce metallica le ripeteva soltanto gli orari d’apertura. L’aveva presa alla leggera, pensando fosse un banale raffreddore, ma ora sentiva che era qualcosa di più serio. L’angoscia le serrava la gola. Viveva da sola, i suoi genitori erano lontani e gli amici, tra lavoro e impegni, irraggiungibili a quell’ora. Ogni respiro le costava una fatica immane. “Devo andare in ospedale,” pensò, mentre un brivido le scuoteva la spina dorsale.
Tentò di alzarsi per cercare un taxi, ma le gambe le cedettero. Si accasciò sul letto, il respiro sempre più corto. Disperata, frugò sul comodino in cerca del cellulare. Ricordava vagamente di aver visto un numero su una pubblicità di Radio Taxi 24, un servizio attivo giorno e notte. Con le dita tremanti digitò la sequenza numerica e, quasi incredula, sentì dall’altra parte la voce calma di un operatore. Descrisse a fatica la sua situazione, supplicando un intervento immediato. L’operatore, con professionalità e un tono rassicurante, la tranquillizzò, garantendole che una macchina sarebbe arrivata in pochi minuti.
L’attesa, seppur breve, le parve un’eternità. Poi, il suono del clacson la riportò alla realtà. Con uno sforzo sovrumano, si trascinò fino al portone. Ad attenderla c’era un elegante taxi bianco, con un autista solerte e comprensivo. L’uomo, senza perdere tempo, l’aiutò a salire e partì a razzo verso il pronto soccorso del Sant’Orsola. Durante il tragitto, cercò di confortarla, parlandole con dolcezza e offrendole un fazzoletto. Elena si abbandonò al sedile, sentendo finalmente un barlume di speranza.
Arrivati all’ospedale, l’autista l’aiutò a scendere e la accompagnò fino all’ingresso. Non voleva lasciarla sola. Elena fu immediatamente presa in carico dai medici e sottoposta alle cure necessarie. Dopo ore di ansia e trattamenti, le sue condizioni cominciarono a migliorare. La polmonite era stata diagnosticata in tempo, grazie alla tempestività dell’intervento.
Nei giorni successivi, ripensando a quella notte, Elena realizzò quanto fosse stata fortunata. Senza quel servizio di Radio Taxi 24, attivo e efficiente, non sa cosa le sarebbe successo. L’affidabilità e la prontezza di quegli angeli custodi su quattro ruote avevano fatto la differenza. Decise così di scrivere una recensione online per elogiare il servizio e ringraziare l’autista che, con la sua umanità, le aveva restituito la speranza. Da allora, si sentì più sicura, sapendo di poter contare su un aiuto professionale in qualsiasi momento, giorno e notte, nella sua Bologna.










