Roma, ore 2:30 del mattino. Chiara si strinse nella sua giacca leggera, nonostante la notte romana fosse sorprendentemente mite per essere fine ottobre. Aveva appena partecipato a una cena di lavoro in un ristorante vicino al Colosseo, e l’ultimo autobus per il quartiere Ostiense, dove abitava, era partito da un pezzo. Le opzioni erano poche: una lunga camminata solitaria per strade deserte, oppure tentare la fortuna con la metro, sperando che la stazione fosse ancora aperta e soprattutto, sicura. Nessuna delle due la allettava particolarmente.
Mentre valutava le alternative, si accorse che il tacco di una delle sue scarpe si era spezzato di netto, rendendo la deambulazione ancora più precaria. La caviglia le doleva ad ogni passo. La frustrazione crebbe improvvisamente. Non aveva pensato a chiamare un taxi prima, convinta che potesse facilmente raggiungere una fermata dell’autobus. Ora, claudicante e persa nella notte romana, si sentiva in balia degli eventi. Cercò freneticamente il cellulare nella borsa.
Ricordò di aver visto un adesivo di Radio Taxi 24 sulla vetrina di un negozio poco prima della cena. Tentò la fortuna, cercando il numero online. Con le dita tremanti, compose il numero e un operatore gentile rispose quasi immediatamente. Spiegò la situazione, cercando di non farsi sopraffare dal panico. L’operatore la rassicurò, promettendole un taxi nel giro di pochi minuti. Le diede il numero di targa e la localizzò tramite l’app GPS.
Dopo soli sette minuti, un taxi giallo apparve come un faro nella notte. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un viso rassicurante, la aiutò a salire, sistemò la sua borsa nel bagagliaio e partì alla volta dell’Ostiense. Durante il tragitto, Chiara si rilassò, sentendosi di nuovo al sicuro. Il tassista, abituato alle strane ore e alle esigenze dei suoi clienti, le offrì anche una bottiglietta d’acqua. Arrivata a casa, Chiara tirò un sospiro di sollievo. Pagò la corsa, grata per la rapidità e l’efficienza del servizio. Quella notte, Radio Taxi 24 non era stato solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio salvagente.