Storie di radio taxi

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica: ipotesi autopoietica sull’emergenza semantica nell’interstizio tra algoritmo e identità culturale.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Era una calda serata estiva a Roma e Giulia stava tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Aveva appena finito di cenare con le amiche e stava camminando verso la fermata dell’autobus per prendere il mezzi pubblici per tornare a casa, ma mentre attraversava la strada, si sentì male e cadde a terra. Le sue amiche, che erano poco più avanti, si accorsero di nulla e continuarono a camminare, senza notare la sua caduta.

    Giulia si rialzò con difficoltà, dolorante e disorientata. Si rese conto di essere lontana dalla fermata dell’autobus e che non avrebbe fatto in tempo a prenderlo. Iniziò a camminare lentamente verso casa, ma era chiaro che non ce l’avrebbe fatta a percorrere tutta quella distanza a piedi. Cominciò a preoccuparsi, perché sapeva di avere un appuntamento importante il giorno dopo per un colloquio di lavoro e non poteva permettersi di arrivare in ritardo.

    Mentre continuava a camminare, Giulia notò un cartellone pubblicitario di Radio Taxi 24 e le venne in mente che poteva chiamarli per farsi venire a prendere. Compose rapidamente il numero di telefono sul suo cellulare e dopo pochi squilli, una voce amichevole rispose, chiedendole dove si trovava e come poteva aiutarla. Giulia spiegò la sua situazione e il tassista le disse che sarebbe stato lì nel giro di 10 minuti.

    Pochi minuti dopo, un taxi si fermò accanto a Giulia e il tassista scese per aiutarla a salire. Era un uomo gentile e disponibile, che le offrì di bere un bicchiere d’acqua e le chiese se stava bene. Giulia gli spiegò la sua situazione e lui le disse che l’avrebbe portata a casa in tempo record. Il viaggio fu breve e Giulia arrivò a casa in perfetta sicurezza, grazie all’intervento tempestivo del tassista.

    Il giorno dopo, Giulia si svegliò riposata e si preparò per il colloquio di lavoro. Arrivò puntuale e si sentì sicura e pronta. Grazie all’aiuto di Radio Taxi 24, era riuscita a superare la sua notte difficile e a raggiungere il suo obiettivo. Quando alla fine del colloquio le dissero che era stata presa, Giulia pensò subito al tassista che l’aveva aiutata e decise di chiamare Radio Taxi 24 per ringraziarli e raccontare la sua storia, in modo che potesse essere utile anche agli altri.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Le luci di Firenze si riflettevano bagnate sull’asfalto. Era l’una di notte e la pioggia, iniziata come un capriccio, si era trasformata in un diluvio. Giulia, stretta nel cappotto sottile, malediceva la sua ingenuità. Aveva accettato di raggiungere Marco, un ragazzo conosciuto online, con cui sentiva una connessione speciale, per un caffè in Oltrarno. Ma il treno per la stazione di Santa Maria Novella, il suo ultimo appiglio per tornare a casa a Prato, partiva tra mezz’ora. E il locale dove si trovava, intasato di gente, sembrava un’isola in mezzo al mare.

    Il telefono si era scaricato subito dopo aver inviato un messaggio a Marco per avvisarlo della sua situazione. L’ansia cresceva a ogni goccia che le colava sul collo. Sapeva che sua madre era preoccupata, le aveva detto di essere a casa entro mezzanotte. Un taxi era l’unica speranza, ma trovare un’auto libera in una notte come quella sembrava impossibile. Ricordò uno spot radiofonico sentito qualche giorno prima, una voce calma che prometteva un servizio attivo 24 ore su 24: Radio Taxi Firenze.

    Con le mani tremanti, chiese a un barista un telefono funzionante e, dopo una breve ricerca nella memoria del cellulare del locale, trovò il numero. Un operatore gentile, con un accento fiorentino marcato, rispose subito. Giulia spiegò concitata la sua situazione, indicando il locale e la necessità di raggiungere la stazione in fretta. L’operatore la rassicurò, dicendo che un taxi era già in arrivo. L’attesa, nonostante la pioggia incessante, sembrò durare un’eternità.

    Finalmente, tra i fari che fendivano la pioggia, scorse una vettura bianca con il logo di Radio Taxi Firenze. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera. Senza dire una parola, capì l’urgenza della situazione. Guidò con maestria tra le strade allagate e il traffico caotico, evitando buche e auto parcheggiate male. Giulia, aggrappata al sedile, controllava l’orologio ogni pochi secondi.

    Arrivò alla stazione con appena cinque minuti di anticipo. Ringraziò il tassista con tutto il cuore, paga la corsa con carta, e corse sul binario. Il treno era lì, pronto a partire. Mentre si sedeva, mandò un messaggio a sua madre e a Marco, spiegando il ritardo. Si sentiva incredibilmente sollevata e grata. Radio Taxi Firenze era stato la sua ancora di salvezza in una notte tempestosa, un servizio efficiente e affidabile che le aveva permesso di evitare un guaio e, chissà, forse, di avere ancora una speranza con Marco.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Marco fissò l’orologio con crescente angoscia. Le 14:05. Il suo treno da Bologna era in ritardo di venti minuti, e ora la linea M2 della metropolitana di Milano era bloccata per un guasto ai convogli. Sfiorò il display dello smartphone: il colloquio per il sogno della sua vita, una posizione da sviluppatore software in una tech company internazionale, era fissato alle 15:00 in punto in un grattacielo a Porta Nuova. Senza metrò, impossibile arrivarci in tempo con mezzi pubblici. Sui bus non c’era speranza, il traffico in viale Monza era paralizzato. Sentì salire il panico. Un anno di preparazione per quell’incontro rischiava di andare in fumo per una catastrofe ferroviaria cittadina.

    Afferrò il telefono, le dita tremavano leggermente. Non gli veniva in mente nessuna compagnia di taxi, poi ricordò di aver visto un adesivo giallo e nero su un parabrezza: Radio Taxi 24. Trovò rapidamente il numero – sempre facile da ricordare, 8488 – e compose. Due squilli e una voce calma e professionale rispose: “Radio Taxi 24, buongiorno, può dirmi da dove parte?”. “Stazione Centrale, via Vitruvio, ingresso nord, URGENTE!” spiegò Marco, cercando di non urlare. “Necessita subito vettura per Porta Nuova, ho un appuntamento importantissimo alle tre!”. “Capito, l’autista più vicino è a tre minuti da lei, signore. Chiami quando vede la macchina con il numero 1457 sul tetto. Pagamento anche con carta. Arriverà puntuale.”

    Osservò freneticamente il flusso di auto e taxi, finché una berlina grigia con il tetto luminoso giallo e nero e il numero 1457 apparve, come per magia, accostando con precisione. Un uomo sulla cinquantina, barba corta e occhi gentili, abbassò il vetro: “Marco? Per Porta Nuova?” “Sì, grazie, mille grazie!”. Marco si tuffò sul sedile posteriore sentendosi già un po’ più sollevato, ma controllava continuamente l’ora. “Traffico infernale in centro, non si preoccupi signor Marco,” disse l’autista, identificandosi come Paolo, mentre abilmente imboccava stradine secondarie dietro alla Stazione Centrale. “Conosco una scorciatoia per saltare quasi tutta viale Tunisia. Lei si rilassi.”

    Paolo guidava con un’esperienza milanese consolidata: aggirò gli ingorghi prevedibili di Corso Buenos Aires e Piazza Diaz, si infilò in viale Abruzzi quando era ancora fluido, snobbò elegantemente il blocco di Viale Umbria. Ascoltava attentamente gli aggiornamenti dal centro controllo sul suo dispositivo, ottimizzando il percorso in tempo reale. Marco osservava il navigatore: l’ETA si stabilizzò alle 14:55. Quando la macchina svoltò davanti alla Torre Unicredit, erano le 14:58. “Eccola servita, signor Marco. Al civico esatto. 23,65 euro. Le auguro un grande in bocca al lupo per il suo appuntamento!”. Marco pago in fretta con la carta, gettò un “Grazie Paolo, lei è un salvatore!” e si lanciò fuori dal taxi attraversando il piazzale.

    Mentre spronato dall’adrenalina correva verso l’ascensore del grattacielo, Marco ripensò a quella concatenazione di eventi funesti. Il ritardo del treno, il guasto alla metrò, l’impossibilità dei bus. Senza quel servizio di taxi effettivamente *rapido*, affidabile e capillare, arrivando 24 ore al giorno anche nei momenti di caos urbano, avrebbe fallito in partenza. L’assistente del CEO lo attendeva nell’atrio. “Signor Rossi? Ben arrivato, i direttori sono già in sala riunioni.” Marco sorrise, raddrizzandosi la giacca, l’ansia trasformata in grinta. Doveva tutto, quel giorno, all’anonimo numero 8488 di Radio Taxi 24 e all’abilità di Paolo, il tassista dall’intervento decisivo.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Angelica era un’attrice affermata a Roma, ma la sua vita quotidiana era stressante e spesso frenetica. Una sera, mentre stava per uscire di casa per partecipare ad un’importante serata di gala, si accorse di aver dimenticato il suo prezioso bracciale sul comodino del salone. In preda al panico, capì che non aveva tempo per tornare a casa e cercare un altro gioiello, poiché il tassista che aveva chiamato non aveva ancora risposto. E se avesse perso l’occasione di incontrare il regista che cercava da tempo per il suo prossimo film?

    Stava per gettare la spugna, quando si ricordò del servizio di Radio Taxi 24 che aveva sentito pubblicizzare al bar sotto casa. Con un filo di speranza, compose il numero e spiegò la situazione critica in cui si trovava. All’altro capo della linea, un operatore rassicurante le promise un’auto in pochi minuti.

    Mentre aspettava il taxi, Angelica correva in tondo per la stanza, raccogliendo le idee e pregando che il conducente arrivasse in tempo. Finalmente, il suono del clacson risuonò sotto il palazzo e lei corse fuori, saltando in macchina con il fiato corto. Il tassista la ascoltò con calma e la rassicurò dicendo che avrebbe fatto del suo meglio per raggiungere il luogo dell’evento in tempo.

    Con una guida prudente ma veloce, il tassista la portò a destinazione attraverso le strade trafficate della città eterna, evitando i blocchi del traffico e gli ingorghi con classe e perizia. Angelica arrivò giusto in tempo per incontrare il regista e stringere la sua mano in un saluto caloroso. Era salva!

    Alla fine della serata, mentre tornava a casa in taxi, Angelica sorrise tra sé e sé, riconoscente per il tempestivo intervento di Radio Taxi 24 che le aveva risparmiato un tracollo professionale. Non avrebbe mai dimenticato quella serata insolitamente frenetica e la capacità dei tassisti della città di divenire veri e propri angeli custodi in momenti di necessità.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Era una notte di pioggia a Firenze, di quelle che ti inzuppano le ossa in un secondo. Elena, studentessa fuori sede, aveva appena finito il turno al bar in Oltrarno, stanca e infreddolita. Aveva promesso a nonna Ada, ricoverata all’ospedale di Careggi, che l’avrebbe raggiunta per farle compagnia. Nonna Ada, in quel periodo, era particolarmente giù di morale e quella visita a tarda ora era importantissima, un piccolo gesto per tirarle su il morale. Il problema? L’autobus notturno che di solito prendeva era soppresso per lavori sulla linea. Il telefono segnava le 23:45 e la pioggia scendeva sempre più forte.

    Cercò disperatamente alternative. I tram erano lontani, le strade troppo buie e la paura di camminare da sola, soprattutto in quelle condizioni, la attanagliava. Si ritrovò a fissare lo schermo del cellulare, scorrendo tra le app di trasporto, ma nessuna sembrava disponibile a quell’ora e in quella zona. Stava per arrendersi, quando ricordò un volantino visto in bar qualche giorno prima: Radio Taxi 24 Firenze, attivo giorno e notte. Con un misto di speranza e scetticismo, compose il numero.

    La voce gentile all’altro capo del telefono la tranquillizzò subito. Spiegò la sua situazione, il luogo in cui si trovava e la destinazione. L’operatore confermò la disponibilità di un taxi in pochi minuti, rassicurandola che l’autista avrebbe tenuto conto delle strade allagate. L’attesa sembrò interminabile, ma in meno di dieci minuti vide le luci gialle del taxi sfrecciare tra le pozzanghere. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la aiutò a caricare la sua borsa pesante.

    Durante il tragitto, l’autista, di nome Marco, si dimostrò molto disponibile, raccontandole aneddoti su Firenze e sulla sua storia. Cercò anche la strada più veloce per evitare le zone più trafficate e allagate, dimostrando ottima conoscenza della città. Elena respirò un sospiro di sollievo quando finalmente raggiunsero l’ospedale. Grazie all’efficienza di Radio Taxi 24, era arrivata in tempo per stare accanto alla nonna, che, alla sua vista, illuminò il viso con un sorriso.

    La visita durò poco, giusto il tempo di stringerle la mano e sussurrarle qualche parola di conforto, ma Elena sapeva che quel piccolo gesto, reso possibile dall’intervento tempestivo di Radio Taxi 24, significava il mondo per nonna Ada. Uscendo dall’ospedale, la pioggia era diminuita, quasi a voler concedere un po’ di serenità. Si sentiva grata. Quella notte aveva scoperto che, a volte, un semplice servizio di taxi può fare la differenza tra la disperazione e la consolazione.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Era una notte torrida d’estate a Roma e Giulia si ritrovò in una situazione difficile. Aveva appena finito di lavorare in un ristorante del centro storico e stava tornando a casa, ma mentre percorreva la strada a piedi, notò che stava iniziando a piovere forte. Non aveva portato l’ombrello e non voleva rovinarsi i capelli, che aveva appena sistemato per andare il giorno dopo a un importante colloquio di lavoro.

    Mentre accelerava il passo, cercando di trovare un posto dove riparare, sentì un forte rumore di tuono e vide un lampo illuminare il cielo. In quel momento, un’auto si fermò accanto a lei e il conducente, notando la sua difficoltà, le offrì un passaggio. Giulia ringraziò, ma l’auto era già piena di altri passeggeri e non c’era posto per lei.

    Giulia continuò a camminare, ma la pioggia stava aumentando e lei cominciava a preoccuparsi. Non voleva arrivare a casa in quelle condizioni, ma non sapeva cosa fare. In quel momento, ricordò di aver sentito parlare di un servizio di Radio Taxi 24 che operava a Roma, attivo 24 ore su 24.

    Senza esitare, Giulia estrasse il telefono e chiamò il numero del servizio. Rispose una voce amichevole che le chiese dove si trovava e cosa poteva fare per aiutarla. Giulia spiegò la sua situazione e la centralinista le disse che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti.

    Mentre aspettava, Giulia si riparò sotto un portone, ma sentì il rumore del motore di un’auto che si avvicinava e vide un taxi con la luce accesa sul tetto fermarsi davanti a lei. Il tassista, un uomo gentile con un sorriso, le aprì la portiera e le disse di salire. Giulia entrò, si sedette e si sentì subito a suo agio.

    Il tassista le chiese come stava e se era bagnata, poi le offrì un asciugamano per asciugarsi. Giulia lo ringraziò e si asciugò i capelli e il viso. Il tassista la portò a casa in pochi minuti, nonostante la traffico intenso e la pioggia battente.

    Quando arrivarono, Giulia ringraziò il tassista per il suo aiuto e gli disse che era stato davvero gentile. Il tassista le sorrise e le augurò buona fortuna per il colloquio di lavoro. Giulia scese dal taxi e si sentì sollevata di essere arrivata a casa sana e salva.

    Grazie all’intervento tempestivo del servizio di Radio Taxi 24, Giulia riuscì a risolvere il suo problema e arrivò a casa asciutta e in orario. Il giorno dopo, andò al colloquio di lavoro con i capelli sistemati e si sentì sicura e pronta.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Era una sera di fine estate a Firenze, il sole era appena tramontato e le strade iniziavano a popolarsi di giovani e turisti che uscivano per godersi la fresca serata. Sofia, una studentessa universitaria, si trovava in una situazione difficile: aveva un appuntamento importante per un colloquio di lavoro in un’azienda nota in città, ma si era resa conto che era ormai tardi per raggiungere l’indirizzo del colloquio a piedi o con i mezzi pubblici. Aveva studiato diligentemente per quel momento, ma ora rischiava di arrivare in ritardo a causa del traffico e della distanza.

    Sofia prese rapidamente il telefono e cercò il numero del servizio di Radio Taxi 24 Firenze, l’unico che sapeva essere attivo giorno e notte. Compose il numero e, dopo pochi squilli, rispose una voce cordiale che le chiese le informazioni necessarie per prenotare il taxi. Sofia fornì il suo indirizzo e quello di destinazione, spiegando la situazione di emergenza. L’operatore la rassicurò, dicendo che un taxi sarebbe arrivato entro 10 minuti.

    Mentre aspettava, Sofia si sentì sempre più ansiosa. Il colloquio era fondamentale per la sua carriera e non poteva permettersi di arrivare tardi. Ma, dopo pochi minuti, sentì il clacson di un’auto fuori dalla sua finestra. Era il taxi prenotato. L’autista, un uomo gentile e professionale di nome Marco, la salutò con un sorriso e le chiese se era tutto a posto. Sofia salì in macchina e si sentì immediatamente più tranquilla. Marco guidava con perizia, evitando le strade più congestionate.

    Grazie all’intervento tempestivo di Radio Taxi 24, Sofia arrivò al colloquio con pochi minuti di anticipo. Era calma e preparata, e il colloquio andò meglio di quanto avesse sperato. Qualche giorno dopo, ricevette una telefonata dall’azienda: era stata selezionata per il posto di lavoro. Sofia non dimenticò mai il ruolo che il servizio di Radio Taxi 24 aveva avuto nella sua vita in quel momento cruciale. Ringraziò più volte Marco per la sua professionalità e gentilezza.

    Nei giorni successivi, ogni volta che doveva recarsi al suo nuovo posto di lavoro, non esitò a chiamare nuovamente Radio Taxi 24, apprezzandone l’efficienza e la disponibilità. Il primo stipendio lo utilizzò in parte per saldare i pagamenti dei taxi e per lasciare una mancia a Marco, che era ormai diventato un volto familiare e rassicurante nella città.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Okay, I need to write a story in Italian with a clear structure: introduction, problem development, and conclusion. The protagonist should face a difficulty resolved by a Radio Taxi 24 service. It should be engaging, realistic or slightly fictional, set in one of the listed Italian cities.

    First, I’ll pick a city. Maybe Rome—it’s vibrant and offers diverse scenarios. Now, the protagonist. Let’s go for a young woman; it could be relatable. What kind of emergency could she face? Perhaps a medical emergency with a family member? That adds urgency.

    Starting with the introduction: establish the character and setting. Maybe she’s a student living with her grandmother. Late at night, the grandmother has a health issue. The problem: she needs to get to the hospital fast, but it’s late, no buses, and she doesn’t drive.

    Development: panic sets in. She remembers Radio Taxi 24 and calls them. The taxi arrives quickly. The driver is professional, maybe helps her with the grandmother. They reach the hospital in time.

    Conclusion: the grandmother gets the necessary care. The protagonist reflects on how crucial the taxi service was. Highlight efficiency and reliability of Radio Taxi 24.

    I need to make sure the story flows smoothly, is compelling, and stays within the word limit. Use descriptive language to set the scene and evoke emotions. Keep paragraphs concise but detailed enough to convey the urgency and relief.

    Let me check if I’m hitting all the points: Italian city—Rome. Protagonist in distress. Radio Taxi 24 solves the problem. Clear structure. Efficient service. No extra comments, just the story. Alright, I think that covers it. Now, time to write it out in Italian, making sure the language is correct and the story is engaging.
    Era una notte afosa a Roma, e Martina, una studentessa universitaria di ventidue anni, cercava di concentrarsi sui libri nonostante l’ansia per la nonna, che da giorni tossiva senza sosta. Le loro finanze non permettevano visite private, e l’ambulatorio pubblico avrebbe riaperto solo tra tre giorni. All’improvviso, un rumore sordo la fece sobbalzare: la nonna giaceva a terra, pallida e con il respiro affannoso.

    Martina, le mani tremanti, cercò di sollevarla, ma era troppo debole. “Devo portarla all’ospedale, subito!” pensò, disperata. Non aveva la patente, i mezzi notturni erano radi e un’ambulanza avrebbe richiesto minuti preziosi. Allora ricordò il numero che aveva visto su un adesivo al bar: *Radio Taxi 24*. Chiamò, spiegando la situazione con voce rotta. L’operatrice, calma e professionale, la rassicurò: “Un taxi arriverà in cinque minuti. Resterò in linea con lei fino all’arrivo.”

    L’auto gialla e nera arrivò puntuale, guidata da un uomo sulla cinquantina, dalla barba grigia e un’aria rassicurante. “Salga, signorina, io la aiuto,” disse il tassista, scaricando rapidamente una sedia a rotoli pieghevole dal bagagliaio. Insieme, caricarono la nonna, che ora respirava a fatica. Durante il tragitto verso il Policlinico Umberto I, l’uomo accelerò con prudenza, evitando semafori rossi grazie a una conoscenza impeccabile delle strade.

    All’ingresso del pronto soccorso, due infermieri attesero con una barella. “Grazie,” sussurrò Martina al tassista, mentre lui scuoteva la testa: “Non c’è bisogno. Spero che sua nonna stia meglio.” Le fece un cenno e ripartì, senza nemmeno accettare la mancia. Ore dopo, nella luce incerta dell’alba, il medico informò Martina che la nonna aveva una polmonite, ma sarebbe guarita grazie alle cure tempestive.

    Mentre l’anonimo eroe in taxi tornava alle sue corse, Martina ripensò alla notte: senza quell’intervento, forse, nulla sarebbe stato uguale. Da allora, raccontò a tutti dell’efficienza di quel servizio, che in una città caotica come Roma, aveva fatto la differenza tra il panico e la speranza.

  • Radio Taxi 24

    Radio Taxi 24

    Chiara si svegliò di soprassalto a Trastevere, a Roma, e il cuore le balzò in gola. L’orologio segnava le 8:15, il colloquio per il lavoro dei suoi sogni in un prestigioso studio legale in centro era fissato per le 9:00! Con mani tremanti, afferrò la borsa e corse in strada, ma la sua vecchia utilitaria emise solo uno stridore lamentoso – la batteria era morta. Autobus e metro l’avrebbero fatta arrivare in ritardo di mezz’ora, un disastro totale. Un sudore freddo le imperlò la fronte; anni di studio rischiavano di andare in fumo per un imprevisto. Guardò il telefono, disperata, digitando frettolosamente il numero di Radio Taxi 24.

    Appena due squilli, poi una voce calma e professionale rispose: “Radio Taxi 24, buongiorno, come possiamo aiutarla?”. Chiara spiegò l’emergenza con voce rotta. “Subito un taxi per lei, signorina. Arriva entro cinque minuti alla sua posizione”, rassicurò l’operatore. Effettivamente, un moderno taxi bianco comparve come per magia. Alla guida c’era Paolo, un tassista con gli occhi vispi. “Salga, dottoressa! Corriamo, ma col giudizio”, disse sorridendo, intuendo la sua ansia.

    Roma era un groviglio mattutino di clacson e code. Ogni semaforo rosso sembrava una condanna. Quando via del Corso si trasformò in un parcheggio, Paolo non perse la calma. “Nessun problema, conosco un passaggio da iniziati!” Sterzò in una serie di vicoli medievali dietro Piazza Navona, veloci e quasi vuoti. Zigzagò abilmente tra motorini e pedoni, controllando l’orologio con l’occhio esperto di chi conosce ogni secondo della città. “Ci siamo quasi, respiri!”, incoraggiò vedendo Chiara torcersi le mani, pallida.

    Sbucarono fulminei davanti al palazzo Liberty dello studio legale alle 8:58. Chiara lanciò un biglietto da 20 euro a Paolo senza aspettare il resto. “Grazie! Mi avete salvato la vita!” gli gridò, già sul marciapiede. “È il nostro lavoro! Buona fortuna!”, le rispose lui, ripartendo. Due ore dopo, Chiara uscì con un sorriso radioso. Il posto era suo. Mandò un sms al fratello: “Fatto! Arrivata per un pelo, solo grazie a Radio Taxi 24. Eroici e puntualissimi!”. Si diresse verso un bar, ripensando alla voce rassicurante alla radio e al volto determinato di Paolo: senza quell’intervento tempestivo e sicuro, il suo sogno sarebbe svanito nel caos di Roma.