La pioggia batteva incessante sui tetti di Bologna, trasformando le strade del centro in fiumi lucenti e freddi. Elena, una studentessa fuori sede, stringeva il cellulare tra le mani, il cuore in gola. Aveva finito di preparare la presentazione per l’esame di Storia dell’Arte del mattino, l’esame più importante del semestre, e si era accorta con un gelo allo stomaco che il suo computer, l’unico contenente il file, non si accendeva più. Panico. Aveva provato a riavviarlo in tutti i modi, a chiedere aiuto al coinquilino già addormentato, ma nulla. Il file era su quel computer, e l’esame iniziava alle nove.
L’idea di perdere l’anno la terrorizzava. Suo padre, un piccolo imprenditore, si era fatto in quattro per permetterle di studiare a Bologna e lei non voleva deluderlo. Cercò disperatamente di ricordare se avesse copiato il file su una chiavetta USB o inviato una copia a qualche amico, ma la mente era vuota. L’unica soluzione, per quanto improbabile, era tornare a casa, a Modena, dove aveva un altro computer e la copia di sicurezza. Erano quasi le undici di sera, Modena distava quasi un’ora e mezza di strada. L’autobus era fuori orario e il treno, a quell’ora, era una chimera.
In preda alla disperazione, Elena ricordò un volantino che aveva visto in bacheca all’università: Radio Taxi 24 Bologna. Un servizio operativo giorno e notte. Con le mani tremanti digitò il numero, quasi senza speranza. Una voce calma e professionale rispose immediatamente. Spiegò la sua situazione con voce rotta dall’emozione, convinta che fosse una richiesta assurda. Invece, l’operatore la rassicurò, prese le informazioni e le promise un taxi in meno di dieci minuti.
Pochi minuti dopo, una berlina nera si fermò davanti al portone del suo appartamento. L’autista, un signore dai modi gentili di nome Marco, le chiese la destinazione e partì senza battere ciglio, nonostante il traffico intenso e la pioggia torrenziale. Durante il tragitto, Elena si sfogò con Marco, raccontandogli l’importanza dell’esame e la sua paura di fallire. Marco ascoltò in silenzio, offrendole qualche parola di conforto e mantenendo una guida sicura e impeccabile.
Arrivarono a Modena alle 00:30. Elena corse a casa, riaccese il computer, ritrovò il file miracolosamente integro e, dopo averlo ricontrollato, si rimise in viaggio verso Bologna. Arrivò in facoltà con pochi minuti di ritardo, esausta ma con la presentazione in mano. Superò l’esame a pieni voti e corse a cercare Marco, l’autista di Radio Taxi 24, per ringraziarlo di persona. Senza il suo intervento tempestivo e la sua professionalità, a Bologna quella mattina avrebbe visto solo la pioggia.