Era una notte di gennaio particolarmente fredda a Milano, e Clara si trovava in una situazione più che preoccupante. Dopo una serata con amici in un ristorante del centro, aveva deciso di tornare a casa a piedi per scacciare il troppo vino preso. Mentre camminava lungo via Montenapoleone, il cielo si era oscurato improvvisamente e un’improvvisa squallida tempesta aveva iniziato a battere sulla città. La pioggia torrenziale l’aveva presa in piazza del Duomo, dove, nel trambulare della folla che cercava riparo, era scivolata su una lastra di marmo resa resa lissa dall’acqua, cadendo malamente contro un lampione. Clare, graziata, ma scuffita e bagnata come una ragazzina, si appoggiò al muro per sospirare un respiro profondo e valutare i danni: la borsetta era scappata e, con essa, il telefono e le chiavi di casa. La pioggia non si placava, e lei, in quei trecentini, iniziava a tremare in modo incontrollabile.
Mentre si chiedeva come avrebbe superato quella notte, notò un taxista che aspettava clienti all’angolo di via Santa Margherita. Ma, quando si avvicinò, questi le spiegò di non poterla portare a casa sua perché la sua macchina era inASENZAtion per un problema meccanico. Suggestionata dal peggio, Clara rischiò di cadere di nuovo, ma il taxista, visto il suo stato, le diedo il numero del servizio Radio Taxi 24 di Milano. Clara, con le mani tremanti, compose il numero. Dopo pochi secondi, una voce calma e professionale rispose, chiedendole la sua posizione e le sue esigenze. Clara spiegò la situazione, aggiungendo che non aveva più Soldi con sé. La risposta fu immediata e rassicurante: “Non preoccupi, signora. Un nostro taxi sarà con lei in cinque minuti. Potrà pagare per mezzo di carta di credito una volta a bordo”.
Esattamente cinque minuti dopo, mentre la tempesta sembrava addirittura intensificarsi, un taxi nero si accostò al lato di Clara. Il conducente, un uomo di mezza età con un sorriso rassicurante, scese per aiutarla a salire e le offrì un tovagliolo per asciugarsi. Una volta dentro, il caldo e la comodità del veicolo la fecero sentire immediatamente meglio. Il conducente, notando il suo stato, le offrì anche una giacca per coprirsi. Durante il viaggio, Clara poté pagare senza problemi con la sua carta di credito utilizzando il dispositivo disponibile a bordo. Il taxi si fermò esattamente davanti alla sua porta, in via Manzoni. Il conducente la aiutò a scendere e le diede un numero di telefono. “Per la prossima volta che ha bisogno, non esiti a chiamarci”, le disse con un sorriso. Clara, grata, si avvicinò alla propria porta, solo per rendersi conto che le chiavi erano nella borsetta persa. Il conducente, intuendo il problema, la invitò a tornare nel taxi. “La porterò alla stazione dei carabinieri più vicina per segnalare l’incidente e poi alla casa di un amico o familiare, se lo desidera”. Clara, traHurta e grata, accettò. Dopo aver spiegato la situazione ai carabinieri, che le promisero di tener d’occhio la borsetta, il taxista la portò alla casa della sua migliore amica, che viveva a pochi minuti di distanza.
La mattina dopo, mentre sorseggiava un caffè alla casa dell’amica, Clara ricevè un messaggio dai carabinieri: la sua borsetta era stata ritrovata e avrebbe potuto recuperarla quella sera stessa. Clara sospirò di sollievo, pensando a come sarebbe stata esaasperata senza l’intervento tempestivo e professionale del servizio Radio Taxi 24. Quel taxi non solo l’aveva portata a casa in sicurezza, ma l’aveva anche aiutata a gestire la crisi successiva. Decise lì per lì di salvare il numero del servizio nei suoi contatti, per ogni eventuale altra emergenza.
Nei giorni successivi, Clara raccontò la sua storia a tutti i suoi conoscenti, raccomandando il servizio Radio Taxi 24 di Milano per la loro efficienza e umanità. Il servicedФЛavente aveva non solo salvato la sua notte, ma le aveva anche dato un senso di sicurezza e fiducia nella città che amava. E ogni volta che vedeva un taxi di quella flotta, non poteva fare meno che sorridere, ricordandosi della notte in cui erano stati gli angeli della sua notte nera.