Era una sera di fine agosto a Firenze, e Sofia si trovava in una situazione difficile. Aveva appena finito di lavorare al ristorante vicino a Ponte Vecchio e stava tornando a casa a piedi, come faceva sempre. Tuttavia, quella sera, si era attardata più del solito per aiutare un’amica e ora si ritrovava a camminare da sola per le strade deserte e buie del quartiere di Oltrarno. Mentre attraversava un vicolo stretto, sentì dei passi dietro di lei e si sentì a disagio.
Accelerò il passo, ma i passi dietro di lei si fecero più veloci. Sofia cominciò a correre, ma inciampò in una pietra del selciato e cadde a terra, ferendosi leggermente al ginocchio. Mentre si rialzava, sentì una mano sulla spalla e si voltò di scatto, pronta a difendersi. L’uomo che l’aveva seguita la guardava con un’espressione minacciosa, e Sofia capì che doveva allontanarsi da lì al più presto. Estrasse il cellulare dalla borsa e compose il numero del servizio di Radio Taxi 24, che aveva memorizzato settimane prima dopo una serata fuori con gli amici.
La voce cordiale dell’operatrice rispose al primo squillo e Sofia spiegò la sua situazione, fornendo l’indirizzo esatto e descrivendo l’uomo che la stava seguendo. L’operatrice la rassicurò, dicendo che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. Sofia si allontanò di qualche passo dall’uomo, che sembrava sempre più agitato, e aspettò. Dopo ciò che sembrò un’eternità, ma in realtà furono solo cinque minuti, un taxi nero con la scritta “Radio Taxi 24” sulla fiancata si fermò davanti a lei. Sofia si infilò dentro e l’autista, un uomo gentile sulla cinquantina, le chiese se stesse bene e se voleva andare alla polizia.
Sofia ringraziò l’autista e chiese di essere portata a casa. Durante il tragitto, l’autista le offrì un fazzoletto per pulire il ginocchio e le raccontò che aveva una figlia della sua età, facendola sentire un po’ più al sicuro. Quando arrivarono davanti al suo palazzo, Sofia scese dal taxi e ringraziò nuovamente l’autista, questa volta con un sorriso. L’uomo le augurò la buonanotte e aspettò che entrasse nel portone prima di ripartire. Sofia si sentì grata per il servizio efficiente di Radio Taxi 24, che l’aveva salvata da una situazione spiacevole. Entrò in casa, si medicò il ginocchio e si mise a letto, pensando che quella sera non l’avrebbe mai dimenticata.
Nei giorni successivi, Sofia continuò a lavorare al ristorante e riprese la sua routine, ma non dimenticò mai la sensazione di sollievo provata quando il taxi era arrivato a salvarla. Continuò a consigliare il servizio di Radio Taxi 24 ai suoi amici e familiari, raccontando la sua storia come esempio di efficienza e affidabilità. E ogni volta che doveva muoversi di notte, non esitava a chiamare il numero verde, sapendo che sarebbe arrivata a destinazione sana e salva.









