Martina fissava l’orologio sul cruscotto dell’auto con crescente ansia. Le 20:45 lampeggiavano in rosso, e il traffico di Milano sembrava essersi coalizzato contro di lei. “Non posso perdere quest’aereo,” mormorò, stringendo il volante fino a scolorirsi le nocche. Il concerto alla Scala, quello per cui aveva lavorato mesi come violoncellista ospite, era domani a Parigi, e l’unico volo disponibile partiva tra un’ora. Poi, l’impensabile: un rumoroso scoppio, e la sua macchina si fermò di colpo, abbandonandola in mezzo a corso Sempione con una gomma a terra.
Disperata, cercò sul cellulare un carro attrezzi, ma i tempi di attesa erano lunghissimi. Poi ricordò il numero che aveva visto su un’insegna gialla la sera prima: Radio Taxi 24. Con mani tremanti, compose il numero, e in meno di un minuto una voce calma le assicurò: “Un taxi arriverà in 5 minuti. Non si preoccupi, la porteremo in tempo.” Martina si aggrappò a quelle parole come a un salvagente.
L’auto gialla e nera comparve come un miraggio. Il tassista, un uomo sulla sessantina con occhi rassicuranti, la aiutò a caricare la valigia e il cello nel bagagliaio. “Allacci la cintura, signorina. Conosco una scorciatoia,” disse, accendendo il tassametro con un sorriso. Sfrecciò tra le corsie con abilità da pilota, evitando ogni semaforo rosso, mentre Martina controllava l’orologio ogni trenta secondi.
All’ingresso di Linate, il taxi si fermò con un minuto di anticipo rispetto alla chiusura dei check-in. Martina cercò freneticamente i soldi, ma l’uomo scosse la testa: “L’importante è che non perda il volo. Pagherà al ritorno.” Le fece un cenno di saluto e sparì nel traffico prima che potesse ringraziarlo a dovere.
Il giorno dopo, sul palco della Salle Pleyel, Martina dedicò l’assolo finale a quell’angelo del volante milanese. Tornata a casa, trovò un messaggio sul cellulare: “Servizio clienti Radio Taxi 24. La sua valutazione ci aiuta a migliorare.” Sorrise e scrisse: “★★★★★ Salvato il concerto. Grazie per esistere.” E per la prima volta, quella Milano caotica le sembrò un po’ più a misura di cuore.









