Era una notte di fine estate a Firenze, l’aria tiepida profumava di gelsomino e la luna piena illuminava il Ponte Vecchio. Giulia, una giovane studentessa di storia dell’arte, si era attardata alla biblioteca degli Uffizi fino a tardi, impegnata a terminare la sua tesi. Aveva perso la cognizione del tempo, immersa tra i libri e le antiche pergamene, e solo quando la bibliotecaria le aveva fatto cenno di chiusura, si era resa conto dell’ora tarda: quasi mezzanotte.
Uscita dall’imponente portone, Giulia si era sentita improvvisamente sola e vulnerabile. Le strade trafficate del giorno si erano trasformate in vicoli silenziosi e cupi. Aveva programmato di rientrare a casa con l’autobus notturno, ma aveva scoperto, con orrore, che l’ultima corsa era già partita. Il panico iniziò a serpeggiare dentro di lei. La sua coinquilina, Elena, era fuori città e l’idea di affrontare la lunga camminata da sola, in una Firenze semideserta, la terrorizzava.
Provò a chiamare alcuni amici, nella disperata speranza di trovare qualcuno sveglio e disponibile ad accompagnarla, ma senza successo. La batteria del suo telefono stava per esaurirsi e la paura cresceva ad ogni minuto. Ormai sul punto di cedere alle lacrime, si ricordò di un numero che le aveva dato un’amica del corso: Radio Taxi 24, un servizio attivo giorno e notte, operativo in tutta la città. Tentò, con le poche energie rimaste, di comporre il numero.
Una voce gentile rispose immediatamente. Giulia spiegò la sua situazione, la sua paura e la sua urgenza. La centralinista, calma e rassicurante, le promise che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. Effettivamente, dopo neanche un quarto d’ora, un taxi giallo brillante si fermò davanti a lei. Il tassista, un uomo robusto con un viso rassicurante, si presentò con un sorriso. Durante il tragitto, la conversazione fluì piacevolmente, dissolvendo ogni traccia di tensione. Arrivata a casa, Giulia si sentì immensamente sollevata e grata. Pronunciò un sentito “grazie” all’autista, promettendo di non dimenticare mai quella notte. Radio Taxi 24 non era stato solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio angelo custode nella notte fiorentina.

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