Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

Il profumo di pizza e ragù, tipico di Napoli, fluttuava nell’aria umida di una sera di novembre. Sofia, ventidue anni e un futuro da illustratrice ancora tutto da scrivere, correva a perdifiato verso la stazione Centrale, con la sua tavolozza stretta al petto come fosse un tesoro. Aveva lasciato la sua casa a Vomero troppo tardi, convinta che il treno per Milano, dove l’aspettava un colloquio decisivo per uno stage in una prestigiosa casa editrice, partisse con mezz’ora di ritardo. Invece, una volta arrivata al binario, la voce metallica dell’altoparlante aveva annunciato la partenza in anticipo di dieci minuti. Il panico le aveva gelato il sangue.

Si era lanciata in un tentativo disperato di raggiungere il vagone, ma la folla era impenetrabile. Il treno aveva iniziato a muoversi, sibilando nel buio, e Sofia si era ritrovata con le lacrime agli occhi, a fissare i finestrini che si allontanavano. Il sogno di lavorare a Milano, di mostrare i suoi disegni a persone che potessero apprezzarli davvero, sembrava dissolversi come fumo. Ogni appello al centralino delle ferrovie era stato vano: l’unico consiglio era aspettare il prossimo treno, in arrivo solo il mattino seguente. Un disastro. Il colloquio, e forse l’opportunità di una vita, sarebbe andato perso.

Ricordò allora un volantino visto qualche giorno prima, infilato sotto il vetro della finestra del bar. “Radio Taxi 24 Napoli – Sempre con te, giorno e notte”. Era un’ultima, disperata speranza. Con le mani tremanti, digitò il numero sul cellulare. Una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Spiegò la situazione, sentendosi stupida per aver pensato di poter fare affidamento sui ritardi italiani. La ragazza al telefono, senza esitazioni, la rassicurò. “Capisco, signorina. Abbiamo una base vicino alla stazione, le mandiamo un taxi subito. Ci dica la sua posizione esatta.”

Pochi minuti dopo, una berlina blu si fermò davanti a lei. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, si presentò come Gennaro. “Milano, eh? Forza, signorina, cerchiamo di recuperare il tempo perduto.” Gennaro conosceva Napoli come le sue tasche e, nonostante il traffico caotico, imboccò percorsi alternativi, evitando le zone più congestionate. Parlarono del più e del meno, del calcio, della bellezza di Napoli, e Sofia si sentì gradualmente meno disperata. Gennaro, con la sua guida sicura e la sua compagnia discreta, le diede la forza di riorganizzare i pensieri e prepararsi mentalmente per il colloquio.

Arrivata alla stazione autostradale, Sofia aveva ancora il tempo di prendere l’autobus notturno per Milano, un’alternativa last-minute trovata grazie all’efficienza del centralino Taxi 24 che aveva verificato le coincidenze. Scendendo dall’autobus, esausta ma determinata, ripensò alla serata. Senza la prontezza di Radio Taxi 24 Napoli e la guida esperta di Gennaro, il suo sogno sarebbe rimasto un sogno. Inviò un breve messaggio al centralino ringraziando per l’aiuto e, con un sorriso sulle labbra, si immerse nel mondo dei suoi colori, pronta a conquistare Milano.

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