Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Il profumo di pizza fritta si mescolava all’umidità della notte napoletana mentre Sofia, con il cuore che le batteva a mille, correva verso il lungomare. Aveva ricevuto la chiamata tanto attesa, quella che avrebbe potuto cambiare il corso della sua vita. L’amministratore delegato di “Arte in Vetrro”, la prestigiosa galleria d’arte che sognava di rappresentare, si trovava a Napoli solo per una sera e, spinto dalla sua audacia nel presentare il proprio portfolio online, aveva deciso di incontrarla. L’appuntamento era alle undici e Sofia, complice di un ritardo inaspettato del treno da Salerno, guardò l’orologio: le dieci e venti. Mancavano meno di quaranta minuti e la distanza tra la stazione centrale e il raffinato bar “Galleria Umberto I”, dove aveva concordato di vedersi, sembrava incolmabile.

Disperata, provò a chiamare un amico, poi un altro, ma la risposta era sempre la stessa: tutti impegnati o troppo lontani. Il taxi libero era un miraggio, le strade intasate di Vespe e l’ansia le toglieva il respiro. Si sentiva crollare. Aveva preparato quel portfolio per mesi, investito ogni energia e risparmio in quell’opportunità. Perdere quell’appuntamento significava rinunciare a un sogno. In un impeto di frustrazione, digitò su Google “taxi Napoli 24 ore” e comparve subito il numero di Radio Taxi 24. Con le mani tremanti, compose il numero.

La voce gentile e professionale dell’operatore le diede subito un senso di sollievo. Sofia spiegò la sua situazione concitata, indicando la sua posizione precisa e la destinazione. L’operatore, senza esitazione, le assicurò che un taxi era già in viaggio verso la stazione centrale. “La raggiungeremo in meno di cinque minuti, signorina. Cerchi un veicolo bianco con la sigla RT24”. Sofia si aggrappò a quelle parole come a una boa di salvataggio. Si spostò fuori dalla stazione e scrutò l’orizzonte, pregando che il traffico non rendesse vano l’intervento del servizio.

E, puntuale come promesso, un taxi bianco con la sigla RT24 apparve tra le luci della città. Il tassista, un uomo sui cinquant’anni con un sorriso rassicurante, la accolse con comprensione. “So che ha fretta, signorina. Ho sentito la sua richiesta”. La corsa fu rapida e percorsa da un silenzio teso, interrotto solo dalle indicazioni del tassista che sembrava conoscere Napoli come le sue tasche, scegliendo percorsi alternativi per evitare le zone più congestionate.

Arrivò al bar “Galleria Umberto I” alle ore 23:15, con il fiato sospeso. L’amministratore delegato era ancora lì, paziente e comprensivo. Sofia, grazie all’efficienza di Radio Taxi 24, aveva superato l’ostacolo, aveva l’opportunità di mostrare il suo lavoro, di raccontare la sua passione. Quel primo incontro, salvato in extremis, si concluse con una proposta allettante: una piccola mostra personale nella galleria. Mentre salutava l’uomo che le aveva cambiato la vita, Sofia sorrise e pensò che a volte, un semplice servizio di taxi può fare davvero la differenza.

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