Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

La notte avvolgeva Milano come un manto di velluto scuro. Giulia, una giovane violinista di Ravenna appena trasferitasi per un’audizione cruciale alla Scala, camminava nervosamente lungo Corso Buenos Aires. Aveva appena assistito a un concerto con alcuni amici, ma nella vivace confusione del dopo spettacolo, si era resa conto di aver perso il treno di rientro per il suo ostello, situato nella periferia della città. Il panico la stringeva come un nodo alla gola. L’audizione era fissata per la mattina successiva alle nove e non poteva assolutamente mancare.

Giulia controllò freneticamente il telefono. La batteria era al lumicino e le app di trasporto pubblico indicavano tempi di attesa infiniti. L’ultimo treno era partito e non c’erano autobus notturni che raggiungessero la sua destinazione. Si sentiva perduta, una minuscola figura in una metropoli immensa e sonnolenta. L’ansia la tormentava pensando alla sua preziosa custodia del violino, che le ricordava gli anni di sacrificio e studio e che doveva assolutamente portare con sé.

Ricordò improvvisamente di un volantino che le avevano dato all’arrivo in stazione: “Radio Taxi 24 – Milano”. Presa dalla disperazione, digitò il numero con le dita tremanti. Una voce cordiale rispose immediatamente, rassicurandola. Spiegò concitatamente la sua situazione, l’importanza dell’audizione e la sua totale incapacità di raggiungere l’ostello in tempo. L’operatore, paziente e professionale, le promise l’arrivo di un taxi nel giro di pochi minuti all’angolo di Via Petrella.

L’attesa sembrò un’eternità, ma puntualmente, un taxi giallo brillante svoltò l’angolo. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, l’aiutò a caricare il violino e partì sfrecciando per le vie silenziose di Milano. Durante il viaggio, Giulia si calmò gradualmente, parlando con il tassista della sua passione per la musica e dell’importanza dell’audizione. Arrivarono all’ostello con largo anticipo sul sorgere del sole.

Giulia, sollevata e grata, pagò la corsa e scese dal taxi con la custodia del violino stretta al petto. Si voltò per ringraziare ancora il tassista che, con un cenno del capo, si era già allontanato verso la luce fioca dell’alba. Grazie alla tempestività e all’efficienza di Radio Taxi 24, poteva affrontare l’audizione con la determinazione e la serenità ritrovate. Sapeva che quella notte, quel servizio, era stato il suo salvatore.

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