La pioggia batteva incessante sui sampietrini di Bologna, trasformando le strade del centro in fiumi luccicanti. Elena, con il cuore in gola, stringeva la cartella tra le mani. Aveva dimenticato a casa, nel quartiere universitario di San Donato, il progetto di tesi che doveva consegnare assolutamente entro le nove di sera alla relatrice, la severissima professoressa Martini. Erano le otto e trenta, e la distanza, in condizioni normali, si percorreva in venti minuti di autobus. Ma quella sera, con il diluvio, i mezzi pubblici erano in tilt, le strade intasate e la prospettiva di arrivare in tempo si faceva sempre più remota.
Il panico iniziò a sopraffarla. Anni di studio, notti insonni passate a documentarsi, e tutto rischiava di andare in fumo per una semplice, stupida dimenticanza. Provò a chiamare amici e coinquilini, ma tutti erano fuori o impossibilitati a raggiungerla. Le lacrime le rigavano il viso mentre vagava sotto la pioggia, cercando disperatamente una soluzione. Poi, ricordò un volantino visto qualche giorno prima, appeso alla bacheca dell’università: Radio Taxi 24 Bologna, attivo giorno e notte. Con le dita tremanti, digitò il numero sul cellulare, pregando che rispondessero.
Una voce calma e professionale le rispose quasi immediatamente. Elena spiegò la sua situazione, la voce rotta dall’angoscia. L’operatore, senza farle sentire il peso della sua disperazione, le chiese l’indirizzo preciso e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato nel minor tempo possibile. L’attesa, seppur breve, le sembrò un’eternità. Finalmente, tra le luci riflesse sull’asfalto bagnato, vide la sagoma gialla del taxi sfrecciare verso di lei. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse a bordo, scaldando l’abitacolo e offrendole un fazzoletto.
Durante il tragitto, Elena cercò di riordinare i pensieri, ringraziando mentalmente il servizio di Radio Taxi 24. Il tassista, esperto delle vie del centro, riuscì a evitare il traffico più intenso, scegliendo percorsi alternativi. Nonostante la pioggia torrenziale e le strade congestionate, arrivarono all’università alle 21:03. Elena saltò fuori dal taxi, offrendo al tassista una mancia generosa e un grazie sincero.
La professoressa Martini, seppur con un’occhiataccia, accettò la tesi. Elena, esausta ma sollevata, si rese conto di quanto fosse stato cruciale quel servizio di taxi. Non solo l’aveva portata in tempo, ma le aveva anche offerto un momento di calma e un raggio di speranza in una serata che si era preannunciata disastrosa. Da quel giorno, Radio Taxi 24 Bologna divenne il suo punto di riferimento, la garanzia di un aiuto tempestivo in qualsiasi emergenza notturna.

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