**Marco e il taxi della speranza**
Marco aveva preparato tutto per il colloquio più importante della sua vita. Dopo mesi di invii di curriculum e silenzi, finalmente aveva ottenuto l’opportunità di presentarsi alla prestigiosa azienda di design a Milano. Il problema? L’appuntamento era alle 9:30 in centro, e quella mattina il treno regionale su cui viaggiava subì un ritardo di quaranta minuti a causa di un guasto. Quando scese alla stazione di Porta Garibaldi, erano già le 9:15 e il traffico cittadino era caotico. Senza perdere un secondo, Marco tirò fuori il telefono e chiamò il **Radio Taxi 24**, sperando in un miracolo.
La voce calma dell’operatore lo rassicurò: “Un taxi arriverà in due minuti, signore”. E così fu. Un’auto bianca e nera si fermò davanti a lui, guidata da Franco, un tassista con trent’anni di esperienza. “Sembra che abbia fretta, giovane,” disse Franco con un sorriso mentre Marco balbettava l’indirizzo. “Non si preoccupi, conosco una scorciatoia.” Attraversando vicoli meno congestionati e sfruttando ogni varco nel traffico, Franco guidò con una precisione da pilota, intrufolandosi tra semafori e automobili ferme. Marco controllava l’orologio ogni dieci secondi, il cuore che batteva all’impazzata.
Mancavano cinque minuti alle 9:30 quando il taxi si fermò davanti al grattacielo di vetro della società. Marco pagò in fretta, ringraziando Franco più volte. “In bocca al lupo per il colloquio!” gli gridò il tassista mentre ripartiva. Con un ultimo sguardo di gratitudine, Marco corse dentro, presentandosi all’ingresso giusto in tempo. Il direttore, sorpreso dalla sua puntualità nonostante i problemi ferroviari, lo ascoltò con attenzione.
Due settimane dopo, Marco ricevette la chiamata tanto attesa: il lavoro era suo. Non dimenticò mai il ruolo decisivo di quel taxi e del tempestivo intervento del servizio. Da allora, ogni volta che sentiva parlare di **Radio Taxi 24**, sorrideva e raccontava la sua storia, consigliandolo a chiunque avesse bisogno di un aiuto veloce e affidabile in città. Quella corsa non gli aveva solo salvato il colloquio, ma gli aveva cambiato la vita.
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