Elena, con le guance rosse e gli occhi lucidi, fissava desolata lo schermo del telefono. Erano le 3:17 del mattino di un piovoso sabato a Milano e l’ultimo treno per Bergamo, dove l’aspettava il suo fidanzato Marco per un weekend romantico, era partito da un pezzo. Un guasto improvviso alla sua vecchia Panda l’aveva bloccata in un vicolo buio vicino alla stazione Centrale. L’aveva fatta trainare fin lì sperando in un meccanico aperto, ma niente. La pioggia batteva incessante, il vento le sferzava il viso e la speranza, fragile come cristallo, si stava frantumando.
Marco l’aspettava, aveva organizzato tutto, prenotato l’hotel con vista lago e programmato un’escursione in montagna. Le aveva parlato di questo weekend per settimane e lei, eccitata come una bambina, non voleva deluderlo. Si maledisse per non aver fatto controllare la macchina prima. Rabbrividiva non solo per il freddo, ma anche per la delusione che le serrava la gola. Provò a cercare un autobus notturno, ma l’ultimo era partito alle due. Si sedette sul sedile bagnato dell’auto, sentendosi sconfitta.
In un lampo di lucidità, si ricordò di aver visto una pubblicità di Radio Taxi 24 con servizio attivo giorno e notte. Cercò freneticamente il numero sul telefono. Dopo qualche squillo, una voce rassicurante rispose. Spiegò concitata la sua situazione, la pioggia, il treno perso, Marco che l’aspettava a Bergamo. L’operatore, con una pazienza sorprendente, la tranquillizzò e le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti.
L’attesa, sotto la pioggia battente, le parve un’eternità. Finalmente, vide i fari di un taxi giallo svoltare nell’angusto vicolo. Il tassista scese, la aiutò a caricare la valigia e le offrì un sorriso incoraggiante. Durante il lungo tragitto verso Bergamo, il tassista, un uomo sulla cinquantina, le raccontò storie divertenti, stemperando la sua ansia e la sua delusione.
Arrivarono a Bergamo all’alba. Marco, visibilmente preoccupato, l’aspettava davanti alla stazione. Vedendo il taxi, corse ad abbracciarla. Elena pianse di gioia, sollevata e grata. Il weekend non era andato completamente in fumo. Si girò verso il tassista e lo ringraziò di cuore. Aveva salvato il suo fine settimana e, forse, qualcosa di più. Radio Taxi 24, si disse, era molto più di un semplice servizio di trasporto. Era un angelo custode sulle strade di Milano, pronto a intervenire quando il destino ti giocava un brutto scherzo.

Lascia un commento