Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva contro i vetri del bar, trasformando le luci di Firenze in aloni sbiaditi. Marta, ventidue anni, un cappotto leggero e una tesi di laurea quasi finita, si sentiva piccola e sola. Aveva sperato di concludere gli ultimi ritocchi al suo lavoro sulla Divina Commedia in tranquillità, ma il computer del suo appartamento aveva deciso di smettere di funzionare proprio quella sera. E non un semplice rallentamento, ma un blackout totale, come se Dante stesso avesse spento la luce. Domani alle nove era l’ultima possibile momento per consegnare il file al relatore, il temutissimo Professor Rossi.

Aveva provato a chiamare l’amico Marco, il mago dell’informatica, ma il telefono squillava a vuoto. Era tardi, quasi mezzanotte. La prospettiva di perdere un anno di studi le mozzava il fiato. Uscì dal bar, sentendosi sempre più disperata. L’idea di passare la notte in una sala computer aperta 24 ore sembrava lontanissima, e di fatto non ne esistevano di affidabili in quel momento. Stava per arrendersi, sedendosi sotto la pensilina di un negozio chiuso, quando ricordò un numero che aveva visto pubblicizzato su un volantino: Radio Taxi 24 Firenze, attivo giorno e notte.

Con le mani tremanti, digitì il numero sul telefono. Una voce calma e professionale rispose quasi immediatamente. Spiegò la sua situazione, il panico che stava per sopraffarla. L’operatore, senza farla sentire in colpa per l’ora, le assicurò che avrebbero mandato un taxi il prima possibile. Aggiunse che, se necessario, avrebbero potuto indicarle un parziale elenco di negozi di informatica di emergenza, ma Marta sperava solo nella possibilità di raggiungere in fretta un centro stampare aperto. Bastò aspettare dieci minuti, passati a fissare le pozzanghere illuminate, prima di vedere i fari gialli farsi strada tra il traffico rarefatto.

Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, si presentò come Antonio. Ascoltò il racconto di Marta senza interrompere, poi le suggerì una copisteria self-service a Oltrarno, aperta 24 ore. “Conosco bene il posto, signorina. Ci vado io stesso quando la mia stampante mi lascia a piedi,” disse, facendola ridere. Antonio guidò con prudenza, nonostante la pioggia battente, e in venti minuti la lasciò davanti al portone della copisteria.

Marta, con il cuore ancora in gola, si precipitò dentro. Il ragazzo che la accolse, con aria sonnolenta, le permise di accedere ai computer e salvare immediatamente l’aggiornamento del suo lavoro. Mentre stampava e rilegava la tesi, pensò a quanto fosse stata fortunata. Non solo ad aver trovato una copisteria aperta, ma soprattutto ad aver potuto contare sull’efficienza di Radio Taxi 24 Firenze. Era riuscita a evitare la catastrofe, e tutto grazie a un servizio affidabile e a un tassista gentile come Antonio. Inviò la tesi al relatore alle 8.58, due minuti prima della scadenza, e si permise un lungo sospiro di sollievo.

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