Era una sera come tante a Firenze, la città era animata da turisti e giovani che passeggiavano lungo le vie del centro. Emma, una studentessa universitaria, si trovava in una situazione difficile: aveva appena ricevuto una telefonata dall’ospedale dove sua nonna era ricoverata da alcuni giorni e le avevano comunicato che la situazione era improvvisamente peggiorata. Doveva recarsi all’ospedale il prima possibile, ma si trovava a diversi chilometri di distanza, in una zona della città dove il trasporto pubblico notturno era molto limitato.
Disperata, Emma cercò un taxi con il suo smartphone e trovò il numero di Radio Taxi 24 Firenze. Compose il numero e, dopo pochi squilli, una voce gentile rispose all’altro capo della linea. Emma spiegò la situazione e il centralino la rassicurò, dicendo che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. Effettivamente, dopo circa 10 minuti, un taxi arrivò davanti alla villetta dove Emma si trovava. La ragazza salì rapidamente a bordo e indicò al conducente l’indirizzo dell’ospedale.
Durante il tragitto, Emma era molto agitata e preoccupata per le condizioni di sua nonna. Il tassista, un uomo di mezza età con un’espressione rassicurante, cercò di tranquillizzarla, raccontandole di aver vissuto una situazione simile con sua madre e di capire bene come si sentiva. La sua voce calma e il suo modo di guidare sicuro aiutarono Emma a sentirsi un po’ meglio. Arrivarono all’ospedale in pochi minuti, grazie alla conoscenza della città da parte del tassista, che aveva preso una scorciatoia per evitare il traffico.
Quando arrivarono, Emma ringraziò calorosamente il tassista e scese rapidamente dal taxi, pagando con la carta di credito. Entrò di corsa nell’ospedale e raggiunse la stanza dove era ricoverata sua nonna. La trovò circondata dai medici e dalle infermiere, che stavano facendo tutto il possibile per stabilizzarla. Emma poté stare vicino a sua nonna e trascorrere con lei le ore successive, grazie all’intervento tempestivo del servizio di Radio Taxi 24 che le aveva permesso di arrivare in tempo.
Nei giorni successivi, Emma poté ricambiare la gentilezza del tassista, che si era presentato come Marco, lasciando una recensione positiva sul sito del servizio di taxi e ringraziandolo nuovamente per il suo aiuto. Marco, da parte sua, si ricordò di Emma e della sua storia, e continuò a lavorare con la stessa dedizione e professionalità, sapendo di poter fare la differenza nella vita delle persone.

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