La pioggia batteva incessante su Firenze, trasformando le strade acciottolate in fiumi scintillanti. Elena, con il cuore in gola, controllava l’ora per la centesima volta. Le 23:47. Il volo per Londra partiva alle 02:00 da Peretola, e l’ospedale, dove il suo nonno aveva avuto un improvviso malore, era ormai lontano, avvolto nella nebbia e nel silenzio. Dopo ore in sala d’attesa, la situazione era stabile, ma il medico le aveva consigliato di tornare a casa e riposare prima di affrontare il viaggio. Il problema? Il suo solito tassista, che la accompagnava sempre in aeroporto, era irraggiungibile, e lei, stremata e in preda all’ansia, non conosceva nessun altro.
Iniziò a chiamare disperatamente i numeri dei taxi che trovava online. Tutti occupati, tutti con tempi d’attesa impossibili. Ogni minuto che passava le sembrava una sentenza. Se perdesse quel volo, non riuscirebbe a raggiungere suo padre in tempo, e l’idea la terrorizzava. Ricordò allora un volantino visto qualche giorno prima, incastrato nel parabrezza della sua auto: “Radio Taxi 24 Firenze – Sempre al tuo servizio, giorno e notte”. Allungò di nuovo una mano tremante verso il cellulare, e questa volta sperò con tutto se stessa.
Un uomo con una voce calma e rassicurante rispose al terzo squillo. Elena, con un filo di voce, espose la sua situazione: l’ospedale, l’aeroporto, il volo imminente e la disperazione che la stava attanagliando. “Signorina, capisco perfettamente. Le mando subito un taxi. Può stare tranquilla, arriverà entro dieci minuti.” Le parole furono come un balsamo. Mentre aspettava, seguendo le indicazioni dell’operatore per facilitare l’individuazione del veicolo, scorse le luci rosse che si avvicinavano.
Il tassista, un uomo corpulento di nome Marco, si rivelò un vero angelo custode. Nonostante il traffico e il diluvio, guidò con maestria e velocità, mantenendo la calma e parlando con Elena per distrarla. Rispose alle sue domande, la rassicurò sul fatto che avrebbe rispettato i tempi, e mentre affrontava le curve di Viale dei Colli, le raccontò una breve storia di Firenze vista dalla sua cabina, piena di luci e di destini incrociati.
Arrivarono all’aeroporto con ben quindici minuti di anticipo. Elena, sollevata e grata, si lanciò tra le braccia di Marco, quasi in lacrime. “Non so come ringraziarla, mi ha salvato la vita!” esclamò. Marco sorrise, un sorriso sincero. “Signorina, è il nostro lavoro. Radio Taxi 24 è qui per questo: per esserci quando serve, a qualsiasi ora.” Elena corse al check-in, consapevole che senza quell’intervento tempestivo, e la professionalità di Marco, avrebbe perso il volo e affrontato la distanza da suo padre con un peso insostenibile sul cuore.

Lascia un commento