Il profumo di pizza fritta e salsedine si mescolava all’aria umida di Napoli. Sofia, ventidue anni, stringeva convulsamente la borsa, le lacrime che le offuscavano la vista. Aveva litigato furiosamente con il suo ragazzo, Marco, proprio durante la cena per celebrare il suo primo anno insieme. Parole dure, accuse, silenzi pesanti. Era scappata via, senza pensarci, lasciandolo al ristorante e prendendo il primo autobus a caso, ritrovandosi in una zona che non conosceva, lontana dal suo appartamento nel cuore del Vomero. Il telefono, naturalmente, era scarico.
L’orologio segnava le 2:30 del mattino. Le strade, illuminate fiocamente dai lampioni, sembravano ostili. Sofia si sentiva persa e vulnerabile. L’idea di camminare per chilometri, da sola, in un quartiere sconosciuto, la terrorizzava. Provò a ricordare il numero di un’amica, ma la mente le annebbiata dal panico non lo recuperava. Si appoggiò contro un muro sbrecciato, sentendosi completamente abbandonata. Un cartello sbiadito attirò la sua attenzione: “Radio Taxi 24 Napoli – Sempre a tua disposizione”. Un’ultima flebile speranza si accese.
Con le dita tremanti, frugò nella borsa e trovò qualche spicciolo. Non era abbastanza per un percorso lungo, ma forse avrebbe potuto chiamare. Cercò disperatamente un’edicola aperta, trovandone una a un isolato di distanza. Il benzinaio, un uomo corpulento con un grembiule sporco, le prestò il cellulare del suo furgone, borbottando qualcosa sull’importanza di caricare il telefono. Sofia, con il cuore che le martellava nel petto, digitò il numero di Radio Taxi 24.
La voce calma e professionale dell’operatore la riportò alla realtà. Spiegò la sua situazione, l’indirizzo approssimativo in cui si trovava e la sua destinazione. L’operatore le assicurò che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. Sofia attese, in preda all’ansia, stringendosi nelle spalle per proteggersi dal freddo. Dopo un tempo che le parve infinito, vide le luci rosse del taxi sfilare nella via. L’autista, un uomo sulla sessantina con un sorriso rassicurante, la accolse con gentilezza.
Durante il tragitto, Sofia si calmò lentamente. L’autista, senza forzare la conversazione, le offrì una bottiglietta d’acqua e la ascoltò con pazienza mentre singhiozzava. Arrivata a casa, si rese conto di avere ancora pochi soldi, insufficienti per la corsa. L’autista, con un gesto inaspettato, le disse: “Non si preoccupi, signorina. Capita a tutti di avere una brutta serata. L’importante è tornare a casa sani e salvi”. La gratitudine di Sofia fu immensa. Radio Taxi 24 non le aveva solo fornito un mezzo di trasporto, ma le aveva restituito la sicurezza e la speranza, in un momento in cui si sentiva completamente sola e perduta. E forse, pensò, quella notte aveva bisogno più di questo che di un semplice passaggio.

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