La pioggia a Firenze era una di quelle piogge autunnali che sembrano lavare via i colori della città, lasciando solo un grigio uniforme e persistente. Giulia, ventidue anni, studentessa fuori sede, si stringeva nel cappotto mentre guardava il fiume Arno ingrossarsi sempre di più. Aveva promesso a sua nonna, ricoverata d’urgenza al Santa Maria Nuova, che l’avrebbe raggiunta subito dopo la lezione di storia dell’arte. La lezione, però, era finita con un’ora di ritardo a causa di un’improvvisa indisposizione del professore, e ora il suo telefono mostrava l’ora: 23:47. L’autobus notturno, l’unica opzione a quell’ora, era fermo per allagamenti nella zona di piazza della Libertà. Il panico le stringeva la gola.
Provò a chiamare un amico, poi un altro, ma tutti avevano già concluso la giornata. Le lacrime si mescolavano alla pioggia fredda che le accarezzava il viso. Sua nonna non era una donna forte, e l’idea di lasciarla sola in ospedale, in mezzo alla notte, la tormentava. Aveva letto, tempo prima, di un servizio di Radio Taxi 24 attivo a Firenze, ma non aveva mai pensato di averne bisogno. Ricordava uno slogan: “Sempre in corsa per te”. Con le mani tremanti, digitò il numero sul telefono, quasi senza speranza.
Una voce calma e professionale rispose al primo squillo. Giulia spiegò la sua situazione, la voce rotta dall’angoscia. L’operatore la rassicurò, chiedendole con precisione la sua posizione e confermandole che un taxi sarebbe arrivato nel minor tempo possibile. Le aveva detto “massimo dieci minuti”, e Giulia, mentre fissava le luci riflesse sull’asfalto bagnato, pensava che dieci minuti potessero essere un’eternità. Invece, con sua grande sorpresa, un’auto gialla sfrecciò davanti a lei dopo appena sette minuti. Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, le aprì la portiera.
Durante il tragitto, Giulia si sfogò con il tassista, raccontandogli di sua nonna e della sua paura. L’uomo l’ascoltò in silenzio, offrendole senza parlare una bottiglietta d’acqua dal portaoggetti. Guidava con prudenza, nonostante la pioggia battente, e sembrava capire perfettamente l’urgenza della situazione. La sua professionalità e gentilezza, in un momento così difficile, furono un balsamo per il cuore di Giulia.
Arrivate all’ospedale, Giulia corse al reparto di terapia intensiva, dove sua nonna era ricoverata. Fortunatamente, le condizioni erano stabili. Salutata la nonna, con un sospiro di sollievo, si voltò per ringraziare il tassista, ma lui era già ripartito, scomparendo nella notte piovosa. Era stato un intervento veloce, efficiente, e soprattutto, umano. Da quel giorno in poi, Giulia sapeva che, in caso di bisogno, a Firenze poteva sempre contare su Radio Taxi 24. Non era solo un servizio di trasporto, ma un vero e proprio soccorso inaspettato.

Lascia un commento