Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia batteva insistente contro i vetri del caffè Dante, a Bologna. Giulia, avvolta nel suo cappotto rosso, fissava l’ora sul cellulare con crescente angoscia. Le 22:47. Tra meno di un’ora avrebbe dovuto essere all’ospedale Maggiore, dalla nonna, portata via d’urgenza dopo un malore. Il problema era che il treno per Imola, l’ultimo della serata, era stato cancellato a causa del maltempo. Tentava di contattare suo padre, ma la linea era interrotta. L’ansia le stringeva la gola, impedendole di respirare. La nonna, la sua roccia, sola e in ospedale, e lei bloccata.

Aveva provato a chiedere informazioni alla stazione, ma le risposte erano vaghe e inutili. Un controllore con lo sguardo stanco le aveva suggerito di aspettare che la situazione si sbloccasse, ma Giulia sapeva che non aveva tempo da perdere. Rassegnata, si era seduta nuovamente al tavolo del caffè, cercando disperatamente una soluzione sul telefono. Ricordò allora un volantino che aveva visto qualche giorno prima, attaccato a un palo vicino all’università: Radio Taxi 24 Bologna. Un numero verde, attivo giorno e notte.

Esitante, compose il numero. Una voce calma e professionale le rispose subito. Spiegò la sua situazione, la cancellazione del treno, l’urgenza di raggiungere Imola. L’operatore non fece domande inutili, chiese solo l’indirizzo preciso e confermò l’arrivo di un taxi entro pochi minuti. Giulia si sentì improvvisamente sollevata. La pioggia continuava a cadere, ma ora aveva una speranza. Dopo un’attesa che le parve infinita, vide le luci rosse di un taxi svoltare l’angolo.

Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con un “Buonasera signorina, è per Imola, giusto?”. Durante il tragitto, che sembrò un battito di ciglia, l’uomo tenne una guida prudente ma determinata, nonostante le strade allagate e il traffico ridotto al minimo. Giulia, tra una preghiera e l’altra, gli raccontò dell’anziana nonna. Il tassista le offrì una bottiglietta d’acqua e un fazzoletto.

Arrivata all’ospedale, Giulia corse al reparto di terapia intensiva. La nonna, seppur provata, era in buone mani. Il medico la rassicurò, spiegando che il malore era stato gestito tempestivamente. Giulia, stringendo la mano della nonna, sentì un profondo senso di gratitudine. Non solo per i medici, ma anche per quell’intervento discreto, efficiente, provvidenziale di Radio Taxi 24 Bologna. Senza quel servizio, quella notte, non ce l’avrebbe mai fatta. La pioggia continuava a cadere, ma per Giulia, finalmente, era tornato a splendere il sole.

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