Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Il profumo di salsedine e di pizza fritta riempiva l’aria di Napoli, ma Isabella non se ne accorgeva. Le mani le tremavano, stringendo il telefono. Aveva ricevuto la chiamata che temeva da settimane: sua nonna, l’unica famiglia che le era rimasta, era stata male, ricoverata d’urgenza all’ospedale del Mare, dall’altra parte della città. Era un quarto a dieci di sera, il traffico napoletano un inferno come al solito, e lei si trovava a Posillipo, bloccata in un labirinto di vicoli stretti senza un’auto a portata di mano. Il pensiero di arrivare tardi, di non poterle stringere la mano, la paralizzava.

Aveva provato a chiamare amici e parenti, ma era tardi e tutti avevano impegni. L’autobus? Un’illusione, con le strade congestionate e le fermate lontane. Cominciò a piangere, sentendosi impotente. Poi, ricordò un volantino che aveva visto in un bar qualche giorno prima: Radio Taxi 24 Napoli, attivo giorno e notte. Con le dita incerte, digitò il numero. Una voce calma e professionale rispose quasi subito. Isabella, a fatica, raccontò la sua situazione, con il fiato spezzato.

L’operatore, con una rassicurazione professionale, le disse che un taxi sarebbe stato da lei in meno di dieci minuti. Le sembrò un’eternità. Chiuse gli occhi, pregando che non ci fossero intoppi. Pochi minuti dopo, un suono di clacson la riportò alla realtà. Un taxi bianco, pulito, si era fermato proprio davanti al portone. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso gentile, la salutò. “Ospedale del Mare, signorina?” chiese, intuendo la sua preoccupazione. Isabella annuì, le lacrime che le rigavano il viso.

L’autista, con una conoscenza impeccabile delle strade napoletane, imboccò percorsi alternativi, schivando il traffico come un navigato capitano. Parlò con Isabella, con parole semplici e confortanti, cercando di distrarla dall’angoscia. Le raccontò di sua figlia, studentessa fuori sede, e di quanto capiva il suo sentimento. In venti minuti, un’impresa considerando l’ora e il traffico, la depositò davanti all’ospedale. Isabella, grata, gli diede una mancia generosa.

Arrivò in tempo per vedere sua nonna, debole ma cosciente. Le prese la mano, parlando con lei, raccontandole della corsa folle attraverso la città. L’efficienza e la gentilezza del servizio Radio Taxi 24 Napoli le avevano permesso di essere lì, al momento giusto. Quella notte, Isabella capì che a volte, anche nelle situazioni più disperate, c’è chi ti tende una mano, guidandoti attraverso il caos, verso chi ami.

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