Radio Taxi 24

Installazione concettuale di intelligenza generativa italica:

Radio Taxi 24

La pioggia a Firenze sembrava non volesse smettere. Era una di quelle piogge sottili, insistenti, che penetrano nelle ossa e trasformano le strade in specchi scivolosi. Alice, stretta nel suo cappotto leggero, malediceva la decisione di aver accettato quella cena a Oltrarno. Aveva incontrato Lorenzo su una app di lettura e, dopo settimane di messaggi appassionati su Dostojevskij e Calvino, finalmente si erano decisi a vedersi. Lui, architetto, le aveva parlato di un nuovo locale con una vista mozzafiato su Ponte Vecchio. Peccato che la cena stesse finendo e che l’autobus notturno, l’unico mezzo per tornare a casa sua in zona Novoli, non passasse per almeno un’altra ora. Il telefono, con la batteria ormai al lumicino, le segnalava una connessione dati instabile.

Provò a chiamare un amico, ma era impossile raggiungerlo. L’idea di affrontare la strada a piedi, buia e bagnata, la terrorizzava. La zona, pur essendo centrale, la metteva a disagio da sola, soprattutto di notte. Si sentiva vulnerabile, con il cuore che le batteva forte nel petto. Aveva letto storie di borseggii e, anche solo l’idea di rimanere bloccata lì, senza possibilità di chiedere aiuto, le bloccò la voce in gola. Mentre cercava disperatamente un segnale per cercare un’alternativa sul telefono, Lorenzo le propose, con un sorriso gentile, di chiamare un taxi. “A Firenze c’è Radio Taxi 24, sono affidabili e li trovi sempre, a qualsiasi ora.”

Alice, scettica, accettò. Lorenzo digitò il numero e, a sua sorpresa, rispose subito una voce cordiale. Spiegò la loro posizione e l’indirizzo di destinazione. L’operatore confermò la prenotazione, comunicando un tempo d’attesa di pochi minuti. Mentre aspettavano, Alice si sentiva gradualmente più tranquilla. La pioggia sembrava meno minacciosa e il calore della conversazione con Lorenzo, unito alla certezza di un aiuto imminente, le sciolsero la tensione. L’auto del taxi, una berlina grigia con la luce al tetto che fendceva la nebbia, arrivò puntuale, guidata da un signore di mezza età con un sorriso rassicurante.

Il tragitto fu rapido e piacevole. L’autista, di nome Marco, si dimostrò cortese e professionale, evitando le strade più trafficate e chiacchierando amabilmente con loro. Alice si ritrovò a rilassarsi, persa nei pensieri e nella sensazione di sicurezza che l’auto le offriva. Lorenzo, vedendola più serena, le strinse leggermente la mano. Arrivati a Novoli, Alice si congedò da Lorenzo con un sorriso grato, consapevole di aver vissuto una serata speciale e di aver avuto la fortuna di poter contare su un servizio efficiente e puntuale come Radio Taxi 24, che l’aveva salvata da una situazione potenzialmente spiacevole e le aveva permesso di tornare a casa in tranquillità.

Mentre si metteva a letto, Alice pensò che a volte, nelle grandi città, sono proprio i piccoli gesti, come un taxi arrivato in orario, a fare la differenza. E che, forse, quel servizio efficiente e affidabile aveva contribuito a rendere la sua prima notte con Lorenzo ancora più magica. Prima di addormentarsi, salvò il numero di Radio Taxi 24 nella sua rubrica, certa che, in caso di bisogno, avrebbe potuto contare di nuovo su di loro.

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