La pioggia cadeva a catinelle su Firenze, trasformando le strade in fiumi lucenti. Elena, stretta nel suo cappotto leggero, maledisse la sua ingenuità. Aveva insistito per rimanere più a lungo al vernissage nella galleria d’arte di Oltrarno, così presa dall’atmosfera e dalle chiacchiere con Alessandro, il curatore, da non controllare l’ora. Adesso, a mezzanotte passata, si ritrovava sola, il telefono quasi scarico e senza la minima idea di come tornare a casa, sull’altra sponda dell’Arno. Non aveva mai preso un taxi prima d’ora, sempre preferendo i mezzi pubblici o le lunghe camminate, ma quella sera non c’erano alternative.
Digitò il numero di Radio Taxi 24, un servizio che una collega le aveva raccomandato per la sua affidabilità. La voce gentile dell’operatore rispose immediatamente. “Radio Taxi 24, buonasera, come posso aiutarla?” Elena spiegò in fretta la sua situazione, la voce tremante per il freddo e la preoccupazione. Indicò la galleria come punto di partenza e il suo indirizzo in zona Porta Romana come destinazione. L’operatore le diede una stima del tempo d’attesa, che le sembrò un’eternità, e rassicurò dicendole che un taxi era già in via.
L’attesa, sotto quel diluvio, sembrò interminabile. Ogni automobile che passava accendeva una scintilla di speranza, subito spenta alla vista dei fari di altri veicoli. Elena si stringeva sempre più nel cappotto, temendo di prendere un colpo di freddo. Quando finalmente vide le luci gialle del taxi che svoltava l’angolo, sentì un senso di sollievo indescrivibile. L’autista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, scese immediatamente per aiutarla a caricare la sua borsa.
Durante il tragitto, tra le strade deserte e illuminate fiocamente, Elena si rilassò. L’interno del taxi era caldo e accogliente, un rifugio sicuro dalla tempesta. L’autista, percependo il suo stato d’animo, le chiese se la mostra le fosse piaciuta, avviando una conversazione piacevole che distrasse la sua attenzione dalla paura. Arrivarono a casa in meno di quindici minuti, un tempo incredibilmente breve considerando il traffico e il maltempo.
Scendendo dal taxi, Elena si sentì profondamente grata. L’efficienza, la cortesia e la rapidità del servizio di Radio Taxi 24 avevano trasformato una serata potenzialmente terribile in un semplice imprevisto. Salutò l’autista con un sorriso sincero e promise a sé stessa che, in caso di necessità, non avrebbe esitato a chiamare di nuovo. Era arrivata a casa sana e salva, e quella notte, anche se bagnata fino alle ossa, avrebbe dormito sonni tranquilli.

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