Era una notte torrida d’estate a Firenze e Giulia si ritrovò in una situazione di disperazione. Stava tornando a casa da una serata con le amiche in centro storico quando, mentre attraversava la piazza della Signoria, si accorse di aver perso il suo telefono cellulare. Non si trattava solo di un oggetto di valore, ma di un vero e proprio strumento di lavoro, oltre che di un mezzo per tenersi in contatto con la sua famiglia e le amiche. Soprattutto, aveva appena ricevuto un messaggio importante da sua madre, che le comunicava un’emergenza familiare: suo padre era stato ricoverato d’urgenza in ospedale a causa di un incidente e aveva bisogno di essere raggiunto al più presto.
Giulia iniziò a cercare ovunque, ma era ormai buio e la piazza era deserta. Iniziò a correre verso il primo angolo di strada, sperando di trovare qualcuno che potesse aiutarla, ma non c’era nessuno. La sua mente era in tumulto: doveva contattare sua madre, ma senza il telefono era impossibile. Iniziò a camminare velocemente verso casa, ma era troppo lontana e la notte era ancora lunga. Proprio quando stava iniziando a perdere le speranze, notò un’auto con un’insegna luminosa sul tetto: “Radio Taxi 24”.
Si avvicinò rapidamente all’auto e spiegò la situazione all’autista, un uomo gentile e disponibile che si presentò come Stefano. Le disse che non preoccupasse, l’avrebbe aiutata a risolvere la situazione. Stefano prese il cellulare dal cruscotto e compose il numero di emergenza del servizio di Radio Taxi 24, riuscendo a contattare il centralino. In pochi minuti, una collaboratrice del servizio le portò un telefono cellulare di emergenza, in modo che potesse chiamare sua madre e informarsi sulla situazione di suo padre.
Mentre Giulia aspettava, Stefano le offrì un bicchiere d’acqua e le disse di stare calma. Pochi minuti dopo, Giulia poté finalmente parlare con sua madre e apprendere che suo padre stava bene e che era in buone mani. L’intervento tempestivo del servizio di Radio Taxi 24 aveva risolto la situazione e Giulia poté finalmente andare a casa, sentendosi più tranquilla.
Quando arrivò all’ospedale, poté finalmente abbracciare suo padre e ringraziarlo per essersi ripreso presto. Ma soprattutto, volle ringraziare Stefano e il servizio di Radio Taxi 24 per averla aiutata in quel momento di difficoltà. “Siete stati angeli custodi per me quella notte”, disse, commossa. Da allora, Giulia divenne una cliente abituale del servizio e non esitò mai a raccomandarlo a tutti i suoi amici e parenti.
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