L’aria frizzante di una notte milanese di fine novembre pungeva il viso di Giulia. Aveva appena terminato il suo turno come infermiera al Policlinico, spossata ma soddisfatta. Stava aspettando l’autobus notturno, quando una fitta lancinante le trafisse l’addome. Un dolore familiare, quello dell’endometriosi, ma questa volta amplificato, insopportabile. Si piegò in due, incapace di respirare. Le lacrime le rigavano il volto mentre si aggrappava ad un palo della fermata, sentendosi svenire.
L’autobus non arrivava. Giulia sapeva che doveva reagire, altrimenti sarebbe rimasta lì, in preda al dolore, fino all’alba. Cercò a tentoni il cellulare nella borsa. Le mani tremavano mentre componeva il numero di Radio Taxi 24 Milano. “Pronto, ho bisogno di aiuto urgente. Sono una infermiera e… non sto bene. Mi trovo alla fermata dell’autobus di fronte al Policlinico…” La voce le si ruppe in un singhiozzo. L’operatrice dall’altro capo rispose con una calma rassicurante: “Signorina, stia tranquilla. Un taxi è già sulla strada. Mi dica il numero della fermata così il suo autista la troverà subito”. Giulia diede le indicazioni e cercò di mantenere la calma, respirando profondamente come aveva imparato a fare.
Pochi minuti dopo, i fari di un taxi illuminarono la fermata. Un uomo corpulento, con un viso rassicurante, scese dall’auto e le si avvicinò. “Signorina Giulia? Sono Saverio, il suo taxi. Forza, la aiuto a salire”. La sostenne gentilmente e la fece accomodare sul sedile posteriore. Giulia gli spiegò brevemente la situazione e gli chiese di portarla al pronto soccorso ginecologico del San Raffaele. Saverio accese il tassametro, ma con un sorriso benevolo le disse: “Pensi solo a stare comoda. Per il resto ci penso io”.
La corsa sembrò durare un’eternità, ma Saverio guidò con prudenza ma rapidità, evitando le strade più trafficate e parlando dolcemente a Giulia per distrarla dal dolore. Arrivati al San Raffaele, Saverio aiutò Giulia a scendere e l’accompagnò fino all’ingresso del pronto soccorso. Si assicurò che venisse immediatamente presa in carico e solo allora, con un sorriso rassicurante, risalì sul suo taxi e si allontanò nella notte milanese.
Giulia, dopo le cure ricevute, si sentì subito meglio. Mentre chiamava un’amica per farsi accompagnare a casa, pensò a Saverio e alla sua provvidenziale presenza. Se non fosse stato per la rapidità e l’efficienza del servizio Radio Taxi 24 Milano, chissà cosa sarebbe successo. Si ripromise di non dimenticare mai quella notte e la gentilezza inattesa che aveva ricevuto. Il pensiero la rassicurò, avvolta dal tepore della sala d’attesa.
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