Il profumo di caffè e cornetto era ancora vivido nella memoria di Giulia, ma il panico le aveva già accorciato il respiro. Erano le sette e mezza di una piovosa mattina di novembre a Firenze, e il suo volo per Londra partiva tra poco più di due ore. Aveva controllato l’itinerario almeno dieci volte la sera prima, convinta di aver pianificato tutto alla perfezione: sveglia presto, treno da Santa Maria Novella alle otto precise, e tempo sufficiente per il check-in all’aeroporto. Ma il treno, causa un guasto sulla linea, era stato cancellato. La stazione era un formicaio di persone disperate, con annunci confusi e nessuna alternativa immediata. Giulia sentiva le lacrime pizzicarle agli occhi. Quello era un viaggio fondamentale, un colloquio di lavoro per il posto dei suoi sogni.
Cercò di mantenere la calma, ma ogni tentativo di informarsi si scontrava contro la burocrazia ferroviaria. L’assistenza clienti era insufficiente, le code interminabili, e il tempo scorreva inesorabile. Aveva provato a chiamare un amico, ma era già al lavoro e non poteva aiutarla. Disperata, si ricordò di aver visto, qualche giorno prima, un volantino per il Radio Taxi 24 attaccato a un chiosco. Un numero di telefono, la promessa di un servizio attivo giorno e notte. Con le mani tremanti, digitò il numero sul cellulare, sperando in un miracolo.
Una voce calma e professionale rispose immediatamente. Giulia, con la voce rotta dall’ansia, spiegò la sua situazione, il volo imminente, l’impossibilità di raggiungere l’aeroporto con i mezzi pubblici. L’operatore, senza esitazione, le assicurò che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. L’attesa sembrò un’eternità, ma finalmente, tra la pioggia battente, vide la familiare sagoma gialla fermarsi davanti all’uscita della stazione. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un’espressione rassicurante, ascoltò il suo racconto con attenzione.
Durante il tragitto, il tassista, di nome Marco, si dimostrò un vero professionista. Conosceva bene la città e le condizioni del traffico, scegliendo percorsi alternativi per evitare le code. Iniziò a parlare con Giulia, offrendole parole di incoraggiamento e distogliendola dal pensiero ossessivo del volo. La pioggia continuava a cadere, ma dentro il taxi, protetta e al sicuro, Giulia iniziò a respirare più facilmente. Marco non solo era un guidatore esperto, ma aveva anche un’innata capacità di calmare le persone.
Arrivarono all’aeroporto con un margine di tempo incredibilmente ristretto, ma sufficiente. Giulia corse verso il check-in, ringraziando Marco con un sorriso sincero. “Se non ci fosse stato lei, avrei perso tutto,” gli disse. Marco le sorrise, augurandole buona fortuna per il colloquio. Mentre si allontanava verso il gate, Giulia pensò a come un semplice servizio come il Radio Taxi 24 potesse fare la differenza tra una giornata disastrosa e una possibilità inaspettata. Aveva imparato che a volte, la soluzione ai problemi più grandi si trova in un aiuto tempestivo e un sorriso rassicurante sotto la pioggia fiorentina.
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