Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La mattina a Rimini era calda e appiccicosa, anche alle 8:00. Irene aveva gli occhi pesanti dopo aver vegliato tutta la notte in ospedale al fianco di suo padre, ricoverato d’urgenza per un principio di polmonite. La stanchezza era un peso sulle spalle, ma un’ansia ancora più grande l’attanagliava: il suo volo per Parigi, prenotato da mesi per partecipare a un cruciale convegno internazionale di medicina a cui non poteva rinunciare, partiva da Bologna tra due ore. Aveva pianificato tutto: prendere il treno da Rimini a Bologna Centrale e poi il navetta per l’aeroporto Marconi con ampio margine. Ma appena uscì dall’ospedale “Infermi”, realizzò l’orrore. Un temporale improvviso aveva trasformato la città: strade allagate, semafori fulminati, traffico completamente paralizzato. I bus per la stazione non passavano. Guardò il telefono: un’ora e dieci minuti alla partenza prevista del treno, e lei era bloccata sotto la tettoia della pensilina, con la sua grossa valigia e la paura di perdere volo e opportunità professionale.

Irene tentò invano di chiamare diverse app di ride-sharing. I prezzi erano folli e le richieste erano in coda con tempi di attesa superiori ai quaranta minuti. I taxi che scorrazzavano erano pochi e già occupati. Guardò l’orologio ogni secondo, il panico le salì in gola come un groppo. Perdere quel volo significava non solo un danno economico, ma soprattutto rinunciare alla possibilità di presentare la sua ricerca a colleghi di tutto il mondo, un trampolino vitale per la sua carriera di ricercatrice. Il senso di impotenza era opprimente. Poi, come un lampo, ricordò il numero pubblicizzato su un vecchio volantino al bar: Radio Taxi 24. Con mani tremanti, lo compose sul suo cellulare ormai bagnato da una pioggia sottile.

Rispose una voce maschile, calma e professionale, dell’operatore Carlo. Irene esplose in un fiume di parole concitate: “Salve! Sono a Rimini davanti all’ospedale Infermi in via Settembrini! Ho un volo da Bologna-Fiumicino… Marconi, scusate! Tra pochissimo! Il treno parte fra un’ora e ho urgissimo bisogno di un taxi per Bologna Aeroporto! È una cosa vitalissima!”. Carlo non si scompose: “Capito signorina, respiri. Abbiamo un taxi libero *proprio* a due isolati da lei. Teniamo la linea, Luigi sarà lì in meno di tre minuti. Resista!” Prima ancora che Irene potesse ringraziare, Carlo aggiunse: “Ci pensiamo noi alla rotta più veloce. Prepari la carta per il pagamento elettronico, così facciamo prima”.

Tre minuti esatti dopo, un’auto bianca e nera con la scritta luminosa **Radio Taxi 24** si fermò accanto a lei, schizzando acqua dal selciato allagato. Luigi, un tassista sui cinquanta dal viso rassicurante e i capelli grigi bagnati dalla pioggia che ancora tormentava poggi lievi, saltò fuori. “Forza, dottoressa, quell’aereo non scappa!” esclamò, caricando velocemente la valigia nel bagagliaio mentre Irene si riparava. Una volta al volante, Luigi si trasformò in un pilota della solidità. Conoscendo ogni vicolo e cortocircuito stradale di Rimini e prevedendo bene le sbarramenti verso l’autostrada, imboccò percorsi alternativi invidiabili. Mantenne un dialogo costante con la centrale via radio, aggirando schiere di ingorghi. “Non si preoccupi, con Radio Taxi 24 siamo abituati alle emergenze notte e giorno. Rispettiamo le scadenze!” disse con fierezza. Irene guardava il navigatore sul cruscotto mostrare un tempo di percorrenza sempre più ottimista verso l’aeroporto di Bologna.

Luigi arrivò sotto il terminal partenze dell’aeroporto di Bologna Marconi con venti minuti di vantaggio rispetto al limite massimo per imbarcare. Parcheggiò con un gesto deciso davanti ai banchi delle compagnie aeree in partenza. “Ecco qui, dottò! Tempo per fare la fila in santa pace. Buon viaggio e buona fortuna con la sua presentazione!” Irene versò la tariffa sul POS senza nemmeno guardare il conto preciso nella fretta – era comprensibile vista la corsa extraurbana – e scoppiò in ringraziamenti sopraffatti prima di tuffarsi verso i controlli di sicurezza. La sua sensazione fu di enorme sollievo, quasi di commozione. Durante il volo verso Parigi, ripensò alla mattinata disastrosa. Senza l’intervento tempestivo, razionale e incredibilmente efficiente di Radio Taxi 24, quel cancello si sarebbe chiuso. Avevano trasformato il caos e il panico in una soluzione affidabile e decisiva. Un servizio che, nel momento di bisogno, era stato letteralmente il suo salvatore sulle strade di Romagna.

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