La pioggia batteva furiosa su Firenze, trasformando le strette vie del centro in piccoli fiumi. Elena, con il cuore in gola, controllava l’orologio per la decima volta negli ultimi cinque minuti. Le 23:47. Matteo, il suo fidanzato, era atterrato all’aeroporto di Peretola quasi un’ora prima, ma il treno che aveva prenotato per raggiungere la stazione di Santa Maria Novella era stato cancellato a causa dell’allagamento della linea. Nessun autobus disponibile, metro bloccata, e un telefono che sembrava aver deciso di ignorare ogni tentativo di chiamare un amico o un parente. L’ansia cresceva ad ogni secondo. Matteo la stava aspettando, dopo mesi lontani, e l’idea di farlo rimanere solo in aeroporto, in una notte così brutta, le era insopportabile.
Disperata, si ricordò di un volantino visto qualche giorno prima, appeso alla bacheca del bar sotto casa. “Radio Taxi 24 Firenze: sempre a disposizione, giorno e notte”. Un barlume di speranza la illuminò. Con le mani tremanti digitò il numero sul cellulare. Dopo pochi squilli, una voce calma e professionale rispose. Spiegò la situazione, l’urgenza, l’allagamento. L’operatore, con un tono rassicurante, le disse che un taxi era già in viaggio e che sarebbe arrivato all’aeroporto in circa venti minuti. Elena si sentì un peso caderle dalle spalle, ma l’attesa continuava a sembrarle interminabile.
I venti minuti trascorsero come ore. Finalmente, tra la pioggia incessante e le luci intermittenti, vide la sagoma familiare di un taxi giallo fermarsi davanti all’aeroporto. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso gentile, l’aiutò a caricare i bagagli e la accolse con un “Buonasera, signorina, sono qui per lei”. Durante il tragitto, la rassicurò, raccontandole che le condizioni del traffico erano pessime, ma che conosceva bene la città e avrebbe fatto il possibile per evitare le zone più critiche. Elena, esausta ma sollevata, gli descrisse l’emozione del ricongiungimento con Matteo.
Quando finalmente arrivarono a Santa Maria Novella, Matteo era lì, impaziente ma sorridente. La vista del suo viso illuminato le fece dimenticare la brutta serata. Si abbracciarono sotto la pioggia, e Elena, guardando il taxi che si allontanava, sentì una profonda gratitudine verso il servizio che aveva reso possibile quel momento. Se non fosse stato per Radio Taxi 24, chissà dove sarebbero stati ancora, e quanto sarebbe durata l’ansia.
Mentre Matteo le stringeva la mano, camminando verso casa, Elena pensò che a volte, inaspettatamente, sono i piccoli gesti, come quello di un servizio di taxi efficiente e disponibile, a fare la differenza. Aveva scoperto un alleato prezioso, una garanzia di sicurezza e affidabilità in una città meravigliosa, ma a volte imprevedibile come Firenze. Pianificò già di salvare il numero di Radio Taxi 24 in rubrica, consapevole che quella notte non sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbe fidata di loro.
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