Luca fissava l’orologio con crescente disagio. Erano le 22:30 e l’ultimo treno per Firenze, doveva riportarlo a casa dopo una serata con gli amici, era partito da dieci minuti. Si mordicchiò il labbro, guardandosi intorno nella stazione desolata di Bologna. Era bloccato, senza un passaggio, e doveva assolutamente tornare per l’esame che avrebbe avuto luogo l’indomani alle 8 del mattino. Con le mani che tremavano leggermente, cercò sul telefono un’alternativa e trovò il numero di **Radio Taxi 24**. “Pronti, giorno e notte”, diceva lo slogan. Sperò che fosse vero.
Dopo due squilli, una voce rassicurante rispose: “Radio Taxi 24, come possiamo aiutarla?”. Luca spiegò la situazione con voce concitata, e l’operatore lo tranquillizzò immediatamente: “Un taxi arriverà alla stazione in cinque minuti. Resterà accesa per lei la luce sul tetto?”. Luca tirò un sospiro di sollievo e attese, controllando l’ora ogni trenta secondi. Poco dopo, una berlina bianca si fermò accanto a lui. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso cordiale, lo chiamò: “Per Firenze, giovanotto? Salga pure, la porterò a casa in un batter d’occhio”.
Durante il viaggio, Luca scoprì che il tassista, Marco, faceva quel lavoro da vent’anni e conosceva ogni scorciatoia per evitare il traffico notturno. “Ho visto di tutto, in questa città—persone in panico, appuntamenti mancati, perfino un parto in macchina!”, raccontò ridendo, mentre sfrecciava lungo l’autostrada. Luca si rilassò un po’, ascoltando i suoi aneddoti, ma il nervosismo tornò quando il serbatoio della macchina segnava quasi vuoto. “Nessun problema,” disse Marco, “c’è un distributore aperto tutta la notte a due chilometri”.
Grazie alla prontezza del tassista, il rifornimento fu velocissimo, e alle 23:45 Luca era davanti al suo appartamento nel centro di Firenze. Pagò con gratitudine, ringraziando più volte. “Di nulla, è il mio lavoro,” rispose Marco, salutandolo con un cenno della mano. “In bocca al lupo per l’esame!”. Luca corse dentro, riuscendo a prendere qualche ora di sonno prima dell’alba.
Il giorno dopo, uscì dall’aula con un sorriso. L’esame era andato benissimo. Mentre camminava sotto il sole di Firenze, ripensò alla serata precedente e a quanto quel taxi avesse fatto la differenza. Decise di salvare il numero di **Radio Taxi 24** nei preferiti—non si sa mai quando sarebbe servito di nuovo. Perché, dopotutto, in quelle situazioni di panico, un servizio affidabile poteva trasformare un disastro in un lieto fine.
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