La pioggia batteva furiosa su Firenze, trasformando le strade ciottolate in fiumi scintillanti e pericolosi. Giulia, con il cuore in gola, fissava il display del telefono. Le 23:47. Mancavano meno di dieci minuti all’inizio della prima assoluta del suo piccolo dramma teatrale, un progetto a cui aveva dedicato mesi, e la sua amica, Sofia, la costumista, era bloccata in un ingorgo sulla tangenziale con tutti i costumi principali. Sofia, nel panico, le aveva detto che sembrava un incidente, e che non sapeva quanto tempo ci sarebbe voluto per sbloccarsi. Il Teatro della Pergola, dove si sarebbe dovuta tenere la rappresentazione, le sembrava a chilometri di distanza, inaccessibile come un castello incantato. La regia chiamava, la sala si riempiva, e Giulia si sentiva paralizzata dalla disperazione.
Pensò a tutto quello che aveva preparato, alle ore di prove, all’entusiasmo dei suoi attori, e la prospettiva di un fallimento la soffocava. Non c’era tempo per cercare un altro modo, nessun’altra soluzione. Disperata, digitò il numero di Radio Taxi 24 su suo telefono. Una voce calma e professionale rispose quasi istantaneamente. Giulia spiegò la situazione in modo concitato, quasi singhiozzando, e indicò il punto esatto del blocco sulla tangenziale dove si trovava Sofia. “Ho bisogno che qualcuno prenda i costumi da Sofia e li porti al Teatro della Pergola, il più velocemente possibile. È un’emergenza!” disse con la voce tremante.
L’operatore, senza scomporsi, le assicurò che avrebbero fatto il possibile. Giulia sentì un sospiro di sollievo, ma l’ansia era ancora palpabile. Continuò a rispondere alle chiamate della regia, cercando di guadagnare tempo, inventando scuse improbabili. Ogni minuto che passava sembrava un’eternità. Poi, dopo una mezz’ora che le parve infinita, il cellulare vibrò: era un messaggio da Sofia. “Sono salvi! Un taxi di Radio Taxi 24 è riuscito a recuperarli! Sono in viaggio verso il teatro!”. Un’ondata di gioia la travolse.
Pochi minuti dopo, vide sfrecciare il taxi giallo verso il teatro, con un carico prezioso a bordo. I costumi arrivarono in tempo, giusto per permettere agli attori di cambiarsi e prepararsi per l’inizio dello spettacolo. L’inizio fu leggermente ritardato, ma il pubblico non se ne accorse, troppo preso dall’atmosfera magica che si creò sul palco. Giulia, dietro le quinte, non smetteva di ringraziare Sofia, gli attori, e soprattutto, l’autista di Radio Taxi 24 che aveva salvato la serata.
Lo spettacolo fu un successo. Gli applausi finali risuonarono caldi e sentiti, e Giulia, respirando profondamente, capì che anche le difficoltà più grandi possono essere superate grazie all’aiuto inaspettato, e all’efficienza di un servizio come Radio Taxi 24, sempre pronto a rispondere, giorno e notte, in una città come Firenze, dove a volte anche la bellezza può nascondere imprevisti.
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