La pioggia batteva contro i vetri del bar, trasformando le luci di Firenze in macchie indistinte. Elena, con il cappotto fradicio appoggiato sullo schienale della sedia, fissava lo schermo del cellulare con occhi disperati. L’appuntamento con Marco, l’uomo che finalmente le aveva fatto battere il cuore, era tra mezz’ora e lei era bloccata nel centro di Oltrarno, al bar Andromeda, con l’autobus che, a causa del maltempo, non passava proprio. Aveva provato a chiamare un amico, ma era irreperibile. La disperazione iniziava a montare. Marco la stava aspettando alla stazione di Santa Maria Novella, per poi andare a vedere una mostra che desiderava vedere da tempo e quella mostra, e quel momento insieme, le sembravano scivolare via con ogni goccia di pioggia.
Tentò ancora una volta di individuare un autobus sullo schermo dell’app, ma la mappa segnava un punto statico, senza aggiornamenti. Era quasi rassegnata quando, quasi per istinto, ricordò di aver letto qualche pubblicità di Radio Taxi 24 su un giornale in edicola. Era scettica, non aveva mai usato un servizio del genere, ma non aveva alternative. Con le dita tremanti, cercò il numero su internet e compose il numero, sperando che qualcuno rispondesse in una notte così avversa.
Una voce calma e professionale rispose quasi immediatamente. “Radio Taxi 24, buonasera, come posso aiutarla?”. Elena spiegò la sua situazione, spiegando dove si trovava e dove doveva arrivare, enfatizzando l’importanza di essere puntuale. L’operatore, senza mostrare alcuna fretta, le chiese conferma dell’indirizzo, la rassicurò che un taxi sarebbe stato inviato subito e le fornì un numero di targa e una stima dei tempi di attesa. Incredibilmente, in meno di dieci minuti, vide le luci rosse di un taxi sfrecciare tra le strade allagate.
Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con prontezza. “Signorina Elena, giusto? Conosco bene la zona, cercheremo di recuperare un po’ di tempo”. Durante il tragitto, lo scroscio della pioggia si attenuò, come per accompagnare la speranza che si riaccendeva nel cuore di Elena. Il tassista tenne un ritmo sostenuto ma sicuro, evitando le pozzanghere più profonde e guidando con maestria nel traffico.
Arrivò alla stazione di Santa Maria Novella con soli cinque minuti di ritardo. Marco, visibilmente sollevato, la stava aspettando sul binario. Elena lo raggiunse di corsa, scusandosi per il ritardo e raccontandogli dell’imprevisto. Marco non le disse nulla, si limitò ad abbracciarla forte, stringendola a sé. Mentre entravano nella galleria espositiva, Elena pensò a quanto un semplice servizio, tempestivo e affidabile come Radio Taxi 24, potesse fare la differenza, anche in una notte di pioggia a Firenze. Forse, a volte, la speranza arriva su quattro ruote.
Lascia un commento