Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

La pioggia sferzava le strade di Bologna come se il cielo stesso crollasse. Elena, avvolta in un cappotto leggero che ormai era un ammasso zuppo, correva a perdifiato verso Piazza Maggiore. Stava per perdere l’occasione della sua vita: un colloquio di lavoro per una borsa di studio al prestigioso Istituto di Arte di Bologna. Era uscita tardi dalla biblioteca universitaria, completamente immersa nella preparazione, convinta di avere ancora tempo. Aveva sottovalutato la distanza e, soprattutto, l’improvviso nubifragio che aveva trasformato le strade in fiumi in piena. Ogni autobus era stracolmo, le persone si stipavano sotto le pensiline, e il suo telefono, già a corto di batteria, mostrava un inquietante segnale di rete quasi nullo.

Il panico iniziava a montare. Mancavano solo quindici minuti e lei era ancora lontanissima. Visualizzò il severo volto del professore che l’avrebbe ricevuta, la sua reputazione di inflessibilità. Il sogno di una vita, al lavoro su cui aveva sacrificato mesi di studio e rinunce, rischiava di svanire a causa di un semplice errore di calcolo. Cercò disperatamente un taxi, sventolando le braccia sotto la pioggia, ma senza successo. Le poche auto che passavano sfrecciavano veloci, ignorandola. Cominciava a piangere, rassegnata, quando ricordò un numero che aveva visto affisso in un bar pochi giorni prima: Radio Taxi 24 Bologna.

Con le dita tremanti, e l’ultimo barlume di batteria propiziandola, digitò il numero. Una voce calma e professionale rispose quasi immediatamente. Spiegò la sua situazione, la sua disperazione, indicando con precisione la sua posizione. La centralinara, con una rassicurazione che le parve un miracolo, le disse che un taxi sarebbe arrivato entro pochi minuti. L’attesa, anche se breve, le sembrò infinita. Vide le luci rosse del taxi avvicinarsi in lontananza e sentì un’ondata di sollievo.

Il tassista, un uomo corpulento con un sorriso rassicurante, la accolse con prontezza. Non perse tempo a farle domande, comprendendo la sua urgenza. La navigazione nel traffico congestionato fu magistrale, l’uomo conosceva ogni strada alternativa, ogni scorciatoia. Elena, guardando il tassametro salire, non pensò al costo. Pensava solo al colloquio, alla possibilità di realizzare i suoi sogni. Arrivarono all’Istituto con un solo minuto di ritardo, ma sufficiente per non perdere l’appuntamento.

Dopo un colloquio che le sembrò un lampo, Elena uscì dall’Istituto, il cuore leggero. Aveva superato la prova con successo e sapeva di dover ringraziare non solo le sue capacità, ma anche l’efficienza e la tempestività di Radio Taxi 24. Mentre aspettava un altro taxi, questa volta con la serenità di chi ha vinto una battaglia, si ripromise di consigliare il servizio a tutti i suoi amici. Quella notte la pioggia aveva quasi distrutto un sogno, ma un semplice numero di telefono lo aveva salvato.

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