La pioggia a Firenze era diventata un muro d’acqua. Chiara e Marco, stretti sotto l’esile tettoia di un negozio chiuso, maledicevano la loro imprudenza. Avevano festeggiato la laurea di Marco, esagerando un po’ con il vino e lasciandosi tentare da un ultimo giro per il centro storico, convinti che l’autobus notturno li avrebbe riportati a casa senza problemi. A quell’ora, però, le strade erano deserte e i pochi autobus che passavano erano già stracolmi. Il telefono di Chiara, scarico, si era spento poco dopo aver lasciato l’ultimo locale.
L’ansia cresceva. Vivevano dall’altra parte dell’Arno, nel quartiere di Oltrarno, e camminare sotto quel diluvio universale significava rischiare di ammalarsi, se non peggio. Marco provò a chiamare un amico, ma la batteria del suo telefono era anch’essa a indicare il rosso. “Non restiamo qui all’asciutto a guardare la pioggia,” disse Chiara, la voce tremante. “Dobbiamo fare qualcosa, o ci prendiamo una polmonite.” Marco, frugando nelle tasche, trovò un vecchio bigliettino: Radio Taxi Firenze 24, con un numero di telefono. Dubitava fosse ancora valido, ma non avevano niente da perdere.
Con il cuore in gola, compose il numero. Dopo pochi squilli una voce calma e professionale rispose. “Radio Taxi Firenze 24, buonasera.” Marco spiegò la situazione, indicando la loro posizione precisa vicino a Piazza della Repubblica. L’operatore, senza sbalzi di voce o fretta, confermò la ricezione e promise che un taxi sarebbe arrivato in meno di dieci minuti. Chiara, incredula, si aggrappò al braccio di Marco. Dieci minuti sembrarono un’eternità, ma quando le luci di un taxi bianco apparvero in fondo alla piazza, fu come vedere un faro nella tempesta.
Il tassista, un uomo robusto con un sorriso rassicurante, li accolse a bordo con un “Ben trovati, spero non vi siate bagnati troppo.” L’abitacolo era caldo e asciutto, un rifugio prezioso. Durante il breve tragitto verso Oltrarno, il tassista si limitò a una conversazione cordiale, accertandosi che stessero bene e offrendo loro una bottiglietta d’acqua. Una volta arrivati a casa, Chiara e Marco si sentirono sollevati come mai prima d’ora.
Mentre si asciugavano e si rivestivano, Chiara disse a Marco: “Non avrei mai pensato che un semplice taxi potesse fare la differenza. Quella compagnia è stata incredibile.” Marco annuì, grato. “Sì, Radio Taxi Firenze 24 ha salvato la nostra serata, e forse anche la nostra salute. Da ora in poi, se abbiamo bisogno di un passaggio, so a chi chiamare.” La pioggia continuava a battere contro i vetri, ma dentro casa, finalmente al sicuro, era tornato il calore e la serenità.
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