La pioggia cadeva a scrosci su Firenze, trasformando le strade acciottolate in fiumi scintillanti. Elena, con il cuore che le batteva a mille, stringeva la borsa al petto. Aveva promesso a sua nonna, ricoverata d’urgenza all’ospedale di Careggi, che sarebbe stata lì per la visita del medico specialista. Un controllo fondamentale, l’aveva capito al telefono, la voce della nonna spezzata dalla paura. Solo che il treno, partito in ritardo da Bologna, era deragliato a causa del maltempo, scaricandola a Prato, a quasi venti chilometri dall’ospedale e con il cellulare in riserva. L’ansia le stringeva la gola, ogni minuto sembrava un’eternità.
Tentò disperatamente di chiamare un amico, poi un parente, ma nessuno rispondeva. La batteria dello smartphone lampeggiava minacciosa. Se non fosse riuscita a raggiungere l’ospedale in tempo, il medico non l’avrebbe potuta ricevere, e la nonna… Non voleva nemmeno pensare al peggio. Vagò sotto la pioggia, cercando invano un autobus che la portasse verso Firenze, ma la stazione era deserta, e l’ultima corsa era già passata ore prima. Il panico iniziava a sopraffarla, un nodo allo stomaco che le impediva di respirare. Si sedette, fradicia e sconsolata, su una panchina, sentendosi completamente sola e impotente.
Ricordò allora, un numero che aveva salvato tempo fa, consigliato da un collega: Radio Taxi 24 Firenze. Con le ultime gocce di batteria, compose il numero, pregando che funzionasse. Una voce calma e professionale rispose immediatamente. Raccontò la sua disperata situazione, la nonna in ospedale, il treno deragliato, il cellulare scarico. L’operatore ascoltò pazientemente, poi le disse: “Non si preoccupi, signorina. Le mandiamo subito un taxi. Indichi l’esatta posizione.” Elena, con mani tremanti, descrisse il luogo in cui si trovava, la stazione di Prato, sotto la pioggia battente.
Meno di dieci minuti dopo, vide le luci rosse del taxi farsi strada tra le auto. Un uomo sulla cinquantina, con un sorriso rassicurante, scese e l’aiutò a salire a bordo. All’interno era caldo e asciutto, un sollievo immenso. Durante il tragitto, il tassista, di nome Marco, la tranquillizzò, raccontandole di come le piogge intense avessero bloccato il traffico in tutta la zona. Le spiegò che lui era abituato a gestire emergenze del genere e che l’aveva presa in consegna tra le prime chiamate ricevute a causa del maltempo e del disastro ferroviario.
Arrivarono a Careggi in un tempo che a Elena parve breve, nonostante il traffico. Correndo lungo i corridoi dell’ospedale, raggiunse la stanza della nonna giusto in tempo per la visita del medico. La nonna, vedendola, le sorrise con sollievo. Elena, esausta ma felice, pensò a Marco e al servizio Radio Taxi 24 Firenze. Senza di loro, non ce l’avrebbe mai fatta e non avrebbe potuto assistere la sua nonna in un momento così cruciale. Una profonda gratitudine la invase, unita alla consapevolezza di quanto un servizio efficiente e tempestivo possa fare la differenza nella vita delle persone.
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