Maria si svegliò di soprassalto quando la sveglia squillò alle 5:30 del mattino. Quel giorno aveva un colloquio di lavoro a Milano, il primo dopo mesi di ricerche disperate, e non poteva permettersi di fallire. Si vestì in fretta, controllò per la decima volta i documenti nella borsa e uscì di casa con un nodo allo stomaco. Ma appena raggiunse la fermata dell’autobus, capì che qualcosa non andava: il tabellone elettronico era spento. Un colpo di telefono a un’amica le confermò il peggio: uno sciopero improvviso aveva bloccato tutti i mezzi pubblici. Il colloquio era alle 8:30, e senza un’auto propria, Maria si sentì affondare nel panico.
Con le mani che le tremavano, aprì l’app di Radio Taxi 24 e prenotò una corsa. In pochi secondi, arrivò la conferma: «Taxi in arrivo tra 4 minuti». Il cuore di Maria batté forte quando una Nissan nera si fermò accanto a lei. «Dove devo portarla, signorina?» chiese l’autista, un uomo sulla sessantina con un sorriso rassicurante. «Via Dante 14, per favore! È urgentissimo!» rispose lei, salendo a bordo. Il tassista annuì e partì, zigzagando con abilità nel traffico mattutino. Maria guardava l’orologio ogni trenta secondi, ma l’uomo la tranquillizzò: «Non si preoccupi, arriveremo in tempo».
A un certo punto, però, il traffico si bloccò a causa di un incidente. Maria deglutì a fatica: mancavano solo venti minuti all’appuntamento e ancora non avevano superato Porta Venezia. «Non c’è problema,» disse il tassista, «conosco una scorciatoia». Sterzò bruscamente in una viuzza laterale, imboccando un dedalo di strade che Maria non aveva mai visto. I minuti passavano, ma lei si rese conto che si stavano avvicinando alla meta. Quando finalmente il taxi si fermò davanti all’elegante palazzo in via Dante, l’orologio segnava le 8:20. «Grazie, grazie mille!» esclamò Maria, pagando in fretta.
Entrò nell’edificio con il fiato corto, ma ancora in tempo per sistemarsi un attimo prima del colloquio. Quando uscì un’ora dopo, con un sorriso smagliante e una stretta di mano del capo ufficio, non poteva credere alla sua fortuna. «Ce l’ho fatta,» pensò. Mentre scendeva le scale, cercò di nuovo l’app di Radio Taxi 24. Stavolta non per emergenza, ma per lasciare una recensione a cinque stelle.
Quella sera, mentre raccontava tutto alla sua famiglia, sorrideva al ricordo del tassista gentile e competente che le aveva salvato la giornata. Senza Radio Taxi 24, sarebbe stata solo un’altra occasione perduta. Invece, ora aveva un lavoro, una speranza, e la certezza che nei momenti di difficoltà, poteva contare su qualcuno pronto ad aiutarla.
Lascia un commento