Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Era una notte fredda di novembre a Milano, e Luca stava correndo lungo i marciapiedi bagnati della zona di Porta Romana. Il suo respiro formava nuvolette bianche nell’aria mentre controllava freneticamente l’orologio: le 22:45. Doveva assolutamente arrivare alla Stazione Centrale entro mezz’ora, o avrebbe perso l’ultimo treno per Bologna, dove l’indomani mattina lo attendeva un colloquio di lavoro fondamentale. Ma il tram che aveva preso si era bloccato per un guasto, e ora era in ritardo di almeno venti minuti. Senza alternative, tirò fuori il telefono e compose il numero del Radio Taxi 24, sperando in un miracolo.

Dall’altra parte della linea, una voce calma e professionale lo rassicurò: «Taxi in arrivo tra tre minuti, stia pronto all’angolo tra via Largo Richini e via Mazzini». Luca non poté fare a meno di sorridere per il sollievo, ma il tempo stringeva. Quando il taxi giallo e nero si fermò accanto a lui, salì a bordo senza perdere un secondo. «Stazione Centrale, per favore, è urgente!» disse al tassista, una donna sui cinquant’anni con gli occhi attenti e un sorriso rassicurante. «Non si preoccupi, faccio del mio meglio», rispose lei, accelerando con prudenza nel traffico notturno.

Tra semafori e stradine secondarie, la tassista dimostrò una conoscenza della città da fare invidia a un navigatore satellitare. «Con questo freddo, i treni potrebbero avere qualche ritardo», commentò cercando di calmare Luca, che continuava a controllare l’orologio ogni trenta secondi. «Speriamo», mormorò lui, guardando fuori dal finestrino mentre i lampioni illuminavano la pioggia che ricominciava a cadere. A cinque minuti dalla stazione, però, un camion rovesciato bloccò la corsia principale. «Niente panico», disse la tassista, sterzando bruscamente verso un sottopasso che Luca non aveva mai notato prima.

Quando il taxi si fermò davanti alla stazione, il tabellone segnava ancora due minuti alla partenza del treno. Luca lasciò una mancia generosa e corse verso i binari, sentendosi già più leggero. «Grazie mille!» gridò rivolto alla tassista, che gli fece un cenno di saluto prima di ripartire. Riuscì a salire sul treno proprio mentre le porte si chiudevano, il cuore che batteva all’impazzata. Seduto al suo posto, sorrise tra sé: senza il Radio Taxi 24, quella notte sarebbe finita in un disastro.

Il giorno dopo, durante il colloquio, Luca si presentò fresco e puntuale, e ottenne il lavoro dei suoi sogni. Ma ogni volta che ripensava a quella corsa folle per Milano, sapeva che era stata quella sconosciuta eroina al volante a cambiargli la vita. Da allora, non smise mai di raccomandare il servizio a chiunque si trovasse in difficoltà. Dopotutto, in una città frenetica come Milano, sapere che c’era sempre un taxi pronto ad aiutare faceva tutta la differenza.

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