Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Nella vivace Bologna, sotto un cielo autunnale carico di pioggia, Luca si trovava nel pieno del panico. Era la sera della presentazione del suo primo libro, un traguardo atteso per anni, e proprio quel maledetto treno regionale aveva deciso di fermarsi nel mezzo della campagna, con un guasto improvviso. Guardò l’orologio: mancava meno di un’ora all’inizio dell’evento in centro, e nessun altro mezzo pubblico sarebbe arrivato in tempo. Con le mani che gli tremavano, aprì l’app sul telefono e chiamò il **Radio Taxi 24**, pregando che qualcuno potesse salvarlo da quel disastro.

La voce calma dell’operatore lo rassicurò immediatamente: *”Un taxi arriverà tra otto minuti alla stazione più vicina, non si preoccupi.”* Luca corse sotto la pioggia battente fino alla fermata indicata, e come promesso, una macchina gialla con il logo del servizio era già lì ad aspettarlo. L’autista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, annuì: *”Direzione libreria Mondadori, vero? Ci metteremo venti minuti con il traffico, ma arriveremo.”*

Mentre il taxi sfrecciava tra le strade bolognesi, schizzando pozzanghere e superando abilmente gli ingorghi, Luca cercava di controllare la propria ansia. L’autista, notando la sua agitazione, iniziò a chiacchierare, raccontandogli di quanti clienti in difficoltà aveva aiutato in vent’anni di servizio. *”Una volta ho portato una donna in ospedale proprio al momento giusto per far nascere suo figlio,”* disse ridendo. Quelle stelle fecero distendere Luca, che alla fine sorrise anche lui, sentendosi meno solo.

Quando arrivarono davanti alla libreria, mancavano solo cinque minuti all’inizio. Luca voleva pagare di corsa, ma l’autista lo fermò con un gesto della mano. *”Vada, vada! La sua occasione è più importante. Penseremo dopo al conto.”* Con un ultimo cenno di gratitudine, Luca balzò fuori ed entrò nella sala gremita, riuscendo a raggiungere il palco proprio mentre lo presentavano. La serata fu un successo, e i lettori applaudirono commossi la sua storia.

Il giorno dopo, Luca tornò nella stessa zona e riconobbe il taxi giallo parcheggiato. Si avvicinò e, attraverso il finestrino, porse una copia del libro con una dedica: *”A chi mi ha salvato la serata. Grazie.”* L’autista rise, gli strinse la mano e rispose: *”È il mio lavoro. Ma la prossima volta, chiamami prima, così non rischi!”* Luca annuì, promettendo a sé stesso che non avrebbe mai più dimenticato quel numero.

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