Sofia stringeva forte la sua valigia, il cuore che le batteva all’impazzata. Era appena atterrata all’aeroporto di Bologna, alle tre del mattino. Il trasferimento per Rimini, dove l’aspettava un colloquio di lavoro cruciale alle nove, era stato prenotato con cura mesi prima. Solo che, una volta fuori, la navetta promessa non c’era. Un cartello sbiadito indicava un ritardo indefinito a causa di un guasto. La stazione ferroviaria di Bologna, a quell’ora, era un luogo spettrale e desolato, l’idea di affrontare un viaggio in pieno giorno con cambi multipli la paralizzava. Le lacrime le annebbiavano la vista, la disperazione la stava divorando. Quel colloquio era la sua unica chance per rifarsi una vita.
In preda al panico, Sofia tirò fuori il telefono. La batteria, inesorabilmente, segnava un misero 5%. Cercò affannosamente un’alternativa. Le app di ride-sharing proponevano tariffe impossibili e un’attesa che sembrava infinita. Poi, in un angolo remoto del telefono, trovò un numero: Radio Taxi Bologna 24. Decisa a tentare il tutto per tutto, compose il numero. Una voce calma e professionale rispose quasi immediatamente. Le spiegò la situazione, la frenesia che le divorava l’anima. L’operatore, con tono rassicurante, le promise un taxi nel giro di pochi minuti, assicurandole che il servizio era attivo anche di notte e disponibile per qualsiasi tipo di tratta.
L’attesa, seppur breve, le sembrò un’eternità. Finalmente, i fari di un taxi si proiettarono nell’oscurità. Un signore di mezza età, con un sorriso bonario, scese ad aiutarla con la valigia. Durante il tragitto verso Rimini, il tassista si dimostrò una piacevole compagnia, raccontandole aneddoti divertenti e distraendola dalla tensione. Sofia, mano a mano che i chilometri scorrevano, sentiva la speranza rifiorire.
Arrivò a Rimini con mezz’ora d’anticipo rispetto all’orario del colloquio. Ebbe il tempo di farsi una doccia veloce e prepararsi mentalmente. Il colloquio andò alla perfezione. Sofia ottenne il lavoro.
Grazie al servizio impeccabile di Radio Taxi Bologna 24, la sua vita aveva finalmente preso una svolta positiva. Da quel giorno, si ripromise di affidarsi sempre alla professionalità e all’affidabilità di chi, nel momento del bisogno, era stato pronto ad aiutarla, trasformando un incubo in un nuovo inizio. Non dimenticò mai la gentilezza del tassista bolognese e l’efficienza di un servizio che operava silenziosamente, 24 ore su 24, per garantire la tranquillità dei suoi utenti.
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