Radio Taxi 24

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Radio Taxi 24

Giulia fissò il display del suo telefono con crescente ansia: **23:47**. L’ultimo treno per Bologna sarebbe partito da Milano Centrale tra meno di venti minuti, e lei era ancora bloccata in quella stradina buia alla periferia della città, con la ruota della sua bici completamente sgonfia. “Perfetto, proprio stanotte che devo assolutamente tornare a casa,” mormorò, guardandosi intorno alla ricerca di un taxi. Ma a quell’ora, in quella zona semideserta, le speranze sembravano poche. Aprì l’app del **Radio Taxi 24** e prenotò una corsa con un tap nervoso. “Per favore, fatelo arrivare in tempo,” pensò.

Meno di due minuti dopo, uno schermo sul telefono illuminò il buio: **”Taxi in arrivo tra 5 minuti – Targa AX 123 BC”**. Giulia tirò un sospiro di sollievo, ma il tempo stringeva. Quando l’auto gialla e nera svoltò all’angolo, il cuore le balzò in gola. L’autista, un uomo sulla cinquantina con un sorriso rassicurante, la aiutò a sistemare la bici nel bagagliaio. “Dai, salta dentro, ti porto in stazione in un lampo!” le disse, mentre accelerava lungo i viali ancora trafficati di Milano.

Tra semafori e deviazioni, Giulia controllava l’orologio ogni trenta secondi. **23:58**. Mancavano solo nove minuti alla partenza, e il traffico sembrava non volersi diradare. “Non preoccuparti,” disse il tassista, notando la sua agitazione. Attivò il vivavoce e chiamò la centrale: “Pronto? Sono con una ragazza che deve prendere il treno delle 00:07. Possibile avere via libera su Corso Buenos Aires?” Pochi secondi dopo, la centralinista rispose: “Abbiamo avvisato la municipale, fai piano ma passa dove serve.”

Svoltando abilmente tra le corsie preferenziali e superando gli ultimi incroci grazie a un vigile che li stava aspettando, il taxi sbucò davanti alla stazione alle **00:03**. Giulia afferrò la bici, lanciò i soldi all’autista e corse verso i binari mentre il treno iniziava a fischiare. “Grazie mille!” urlò, senza nemmeno voltarsi. Un attimo dopo, era sul vagone, col cuore che batteva all’impazzata. Il treno si mosse proprio mentre la porta si chiudeva alle sue spalle.

Seduta accanto al finestrino, Giulia sorrise tra sé. Senza quel taxi—e senza la prontezza del **Radio Taxi 24**—avrebbe passato la notte in stazione, perdendo l’esame universitario della mattina dopo. Invece, guardando Milano allontanarsi nella notte, sapeva che quell’autista e quel servizio impeccabile avevano salvato la sua serata. **E forse, persino il suo futuro.**

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