La pioggia batteva incessante sui vetri del caffè, trasformando le luci di Firenze in aloni sfocati. Elena era seduta al bancone, con un cappuccino ormai freddo tra le mani e il cuore in gola. Aveva appena ricevuto una telefonata dalla clinica: la nonna, ricoverata da una settimana per una brutta polmonite, aveva avuto un peggioramento improvviso. Il medico le aveva detto che era importante arrivare il prima possibile. Il problema? Si trovava a Oltrarno, dall’altra parte della città, e l’autobus sarebbe arrivato tra almeno venti minuti, un’eternità in quella situazione. Inoltre, era domenica sera, e le strade, già sferzate dalla pioggia, sarebbero state presto deserte.
Elena provò a chiamare un amico, un collega, chiunque potesse aiutarla, ma tutti erano fuori città per il weekend. La sua mente era un vortice di pensieri negativi. Non aveva nemmeno l’abitudine di usare i taxi, li considerava un lusso, ma quella sera non c’era altra scelta. Si ricordò di un numero che aveva visto affisso in un negozio qualche giorno prima: Radio Taxi Firenze 24, operativo h24. Esitò un attimo, poi compose il numero, le mani tremanti.
La voce rassicurante dell’operatore al telefono le scaldò il cuore. Ascoltò con attenzione le sue domande, fornendo l’indirizzo preciso e spiegando l’urgenza della situazione. Non dovette nemmeno aspettare molto. L’operatore le comunicò che un taxi sarebbe arrivato entro cinque minuti. Elena fissava la strada, scrutando nell’oscurità e nella pioggia. Poi, eccolo. Una vettura bianca, con la luce gialla che fendeva la nebbia.
Il tassista, un uomo sulla cinquantina con un’espressione gentile, la accolse con un sorriso comprensivo. “Clinica Santa Maria Annunziata, giusto?” chiese, senza bisogno che lei ripetesse l’indirizzo. Guidò con abilità e velocità, nonostante il traffico e le strade allagate. Elena gli raccontò del peggioramento della nonna, e l’uomo la ascoltò in silenzio, offrendole un fazzoletto e parole di conforto. Il viaggio, che le sarebbe sembrato infinito, passò sorprendentemente in fretta.
Arrivata alla clinica, Elena si precipitò al reparto di terapia intensiva. Fortunatamente, la nonna era in condizioni stabili, seppur preoccupanti. Elena, dopo aver parlato con il medico, si sentì sollevata, ma anche sopraffatta dalla gratitudine. Ringraziò di cuore il tassista di Radio Taxi Firenze 24, consapevole che senza la sua prontezza e professionalità, la situazione sarebbe potuta essere molto diversa. Quella sera, quel servizio non era stato solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio salvagente in una tempesta di paura e disperazione.
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