Federica abitava a Bologna da soli sei mesi, ma la amava già profondamente. La vita da studentessa fuori sede era entusiasmante, piena di lezioni, amici, aperitivi in Piazza Maggiore e serate nei locali del quartiere universitario. Quella sera, però, l’entusiasmo si era trasformato in panico. Aveva sbagliato a leggere l’orario del treno, e si era accorta solo all’ultimo momento. Sua nonna, l’unica famiglia che le era rimasta, era improvvisamente peggiorata e la mamma l’aveva supplicata di tornare a casa, a Lecce, il prima possibile. Il treno diretto per il Salento partiva dalla stazione centrale in meno di venti minuti, e lei era ancora in centro, bloccata in un ingorgo del venerdì sera.
Le dita tremavano mentre cercava disperatamente un autobus. Ogni fermata era affollata, e la prospettiva di arrivare alla stazione in tempo si faceva sempre più remota. Le lacrime iniziavano a rigarle il viso, sentendosi impotente di fronte a quella situazione. La sua nonna, la donna che l’aveva cresciuta e amata incondizionatamente, aveva bisogno di lei. Non poteva permettersi di perdere quel treno. Con un gesto quasi automatico, estrasse il cellulare e cercò su Google “taxi Bologna 24 ore”. Un numero le comparve immediatamente: Radio Taxi 24. Senza esitare, compose il numero.
La voce dall’altra parte del telefono era calma e rassicurante. Federica, tra singhiozzi e frasi spezzate, spiegò la sua emergenza. L’operatore, con professionalità e gentilezza, le promise che un taxi sarebbe arrivato in pochi minuti. Trascorsero quelli che sembrarono secoli, ma in meno di dieci minuti un taxi giallo si fermò davanti a lei. Il tassista, un uomo sulla cinquantina con uno sguardo rassicurante, la aiutò a caricare la valigia e partì a tutta velocità verso la stazione.
Grazie alla conoscenza della città e alla sua abilità alla guida, il tassista riuscì a destreggiarsi nel traffico, evitando le strade più congestionate e trovando delle scorciatoie che Federica non avrebbe mai immaginato esistessero. Arrivarono alla stazione con un margine di cinque minuti. Federica saltò fuori dal taxi, pagò la corsa ringraziando ripetutamente il tassista, e corse verso il binario. Ce l’aveva fatta. Salì sul treno, con il cuore che batteva ancora all’impazzata, ma sollevata e grata. Senza l’intervento tempestivo e l’efficienza di Radio Taxi 24, non avrebbe mai potuto raggiungere la sua nonna in tempo. Mentre il treno lasciava la stazione di Bologna, Federica ripensò alla disperazione di pochi minuti prima e alla professionalità di quel servizio che le aveva permesso di affrontare un momento così difficile. Aveva imparato che, anche in una città nuova e sconosciuta, poteva contare su un aiuto affidabile, sempre disponibile, giorno e notte.
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