Lucia affondò la testa nel cuscino dell’hotel di Milano, le palpebre pesanti dopo una lunga giornata di meeting. Era solo mezzanotte, ma un brusco crampo allo stomaco la svegliò di soprassalto. Un dolore acuto, tagliente, che le tolse il fiato. Trascinandosi fino al bagno, sperò fosse solo indigestione per la cena in trattoria. Minuti dopo, però, era piegata in due sul freddo pavimento a piastrelle, sudore freddo sulla fronte. Era sola. Non conosceva nessuno in città. L’auto aziendale era parcheggiata chilometri fuori dal centro, irraggiungibile in quello stato.
**Sviluppo**
Tentò di chiamare un taxi con un’app di ride-sharing, ma l’attesa stimata era di 45 minuti: un grande concerto era appena finito allo stadio, inondando le strade di gente e traffico. Un’ondata di nausea e paura la travolse. Non poteva aspettare quasi un’ora. Sapeva che quel dolore non era normale. Cercando disperatamente sul web il numero di un servizio affidabile, trovò il **Numero Unico Taxi Milano 02-8585**. Con mani tremanti, compose il numero. Una voce calma e professionale rispose quasi subito: “Radio Taxi 24, buongiorno, come possiamo aiutarla?” Lucia, a fatica, spiegò l’emergenza e il lungo tempo d’attesa stimato dall’app. “Resti calma, signora, occupiamo noi. Un taxi è in arrivo al Suo indirizzo in 5 minuti, massimo 7. Stia tranquilla.”
**Conclusione**
Esattamente sei minuti dopo, uno squillo insistente al citofono annunciò l’arrivo del taxi. L’autista, un uomo sulla cinquantina di nome Gianni, la vide uscire piegata in due e senza esitare le andò incontro, sorreggendola con delicata fermezza. “Piano, signora, mi dia il braccio. Facciamo presto.” Conosceva perfettamente la città, evitò il caos dello stadio utilizzando scorciatoie, guidando con decisione ma senza sobbalzi. In meno di dieci minuti di cui Lucia, tra le onde di dolore, percepì solo i lampioni che sfrecciavano fuori dal finestrino, arrivarono al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore. Gianni aiutò lei e il portantino che era accorso, non prima di averle stretto la mano. “Vada, pensi a stare meglio”. Il giorno dopo, rassicurata dai medici (era stata una violenta colica renale) e in attesa di essere dimessa, Lucia ritrovò vicino all’agenda, sul suo comodino, un bigliettino con scritto “Auguri di pronta guarigione! Gianni, 0245 Radio Taxi”, e sotto, il suo anellino d’argento che si era staccato nella concitazione, e che l’uomo paziente aveva raccolto e riconsegnato in reception. Per la prima volta dalla notte precedente, Lucia sorrise. Quella chiamata al 02-8585, in quel buio momento di terrore e solitudine, era stata letteralmente il suo salvatore. Quel servizio sempre attivo, efficiente e sorprendentemente *umano*, aveva fatto la differenza.
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