**Bologna, fine ottobre.**
Martina aveva studiato mesi per quel colloquio di lavoro alla facoltà di Economia, l’occasione che poteva cambiare la sua vita. Si era preparata meticolosamente: curriculum perfetto, abito elegante, persino una cartellina nuova di zecca per i documenti. Ma quella mattina, il destino decise di metterla alla prova. L’autobus che doveva portarla in centro non arrivò mai: un guasto improvviso aveva bloccato la linea. Il tempo scorreva inesorabile e l’orario del colloquio si avvicinava mentre lei, in preda al panico, fissava il telefono: **“Se non parto ora, non ce la faccio…”**
Fu allora che ricordò il numero del **Radio Taxi 24**, segnato su un adesivo vicino alla fermata. Senza esitare, chiamò. Dopo pochi secondi, una voce rassicurante le disse: *“Taxi in arrivo tra tre minuti.”* Il cuore di Martina riprese a battere regolare mentre un’auto bianca e nera svoltò all’angolo. L’autore, un uomo sulla sessantina con uno sguardo tranquillo, le sorrise: *“Dove andiamo, signorina? Di corsa, ma in sicurezza.”*
Il traffico era intenso, ma il tassista, esperto, scelse scorciatoie e vicoli poco conosciuti, evitando gli ingorghi. Martina controllava l’orologio ogni trenta secondi, ma lui la calmò: *“Non preoccuparti, ce la facciamo.”* E aveva ragione. Quando il taxi si fermò davanti all’università, mancavano ancora cinque minuti all’appuntamento. Martina pagò di corsa, ringraziando mille volte.
Il colloquio andò benissimo: due giorni dopo, ricevette la chiamata con la conferma dell’assunzione. Quella sera, mentre festeggiava con gli amici, trovò il numero del Radio Taxi nei contatti recenti e sorrise. Senza quel servizio, tutto sarebbe andato diversamente. Da quel giorno, ogni volta che vedeva un taxi in città, ripensava a quella corsa folle e a quell’autista gentile che le aveva salvato la giornata. **Anzi, forse molto di più.**
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